Giovani: successo per la Game Jam digitale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani.

Grande successo per la “Game for future”, una game jam digitale promossa dall’Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito del programma Corpo Europeo di Solidarietà all’interno del Festival RomeVideoGameLab, in collaborazione con Istituto Luce e Green Me, che ha lo scopo di attivare giovani con differenti professionalità per realizzare un gioco educativo sul tema della sostenibilità ambientale e dei cambiamenti climatici.

L’obiettivo è valorizzare le competenze digitali e l’educazione attraverso nuove metodologie, sviluppare competenze digitali e pedagogiche nell’ambito della gaming education e favorire lo scambio tra professionisti, giovani, youth worker e volontari provenienti da diversi settori, per sperimentare nuovi linguaggi e strumenti attraverso i quali attivare, coinvolgere e connettere le nuove generazioni. 

Alla rassegna hanno partecipato 50 giovani, tra i 18 ed i 30 anni, divisi in 10 team che si sono sfidati nella costruzione di un videogame dedicato al tema della sostenibilità ambientale e cambiamenti climatici.  

La squadra vincitrice è stata Plumesoft che ha realizzato “A Catcher in the Sky”, gioco che spiega l’effetto serra e come interagisce con l’atmosfera è il sole, con un forte accento sul cambiamento climatico e sul riscaldamento globale. Il gioco può far capire ai giovani giocatori come l’effetto serra ha un ruolo fondamentale nel mantenere l’equilibrio del nostro pianeta e come esso influenza anche il suo destino e quello di tutti noi. Il team, al quale è andato un buono da 200€ per ciascun componente messo in palio da Istituto Luce-Cinecittà, è stato premiato dalla direttrice editoriale del festival, Giovanna Marinelli; dalla presidente di Istituto Luce-Cinecittà, Maria Pia Ammirati; e dalla direttrice generale dell’Agenzia Nazionale per i Giovani, Lucia Abbinante, che ha dichiarato: “I giovani sono determinanti nell’impegno sui grandi temi che riguardano le future generazioni. Un esempio in tale senso viene proprio dal tema del cambiamento climatico, portato all’attenzione delle cronache quotidiane perché trainato dai ragazzi. Anche nei progetti finanziati tramite i programmi europei Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà, il tema legato all’ambiente è molto sentito”. 

“L’iniziativa che abbiamo realizzato all’interno del Rome Video Game Lab ci dà al tempo stesso l’opportunità di sperimentare nuove forme di educazione non formale che passano, ad esempio, dal mondo dei videogame. Sperimentare quindi nuovi linguaggi e strumenti attraverso i quali attivare, coinvolgere e connettere i giovani. Il Gaming rappresenta, infatti, una nuova frontiera da esplorare per il mondo dell’educazione non formale, estremamente innovativa e capace di creare occasioni di collaborazione, di networking, di valorizzazione e creazione di nuove competenze”, ha aggiunto la direttrice Abbinante.

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“Le game jam sono eventi interessanti per loro natura – ha commentato il team vincitore –  ma quando si uniscono alla voglia di comunicare un messaggio importante diventano un qualcosa di più. Ed è così che nonostante l’evento sia stato fatto da remoto la sensazione è stata quella di essere davvero tutti assieme a cercare di sviluppare giochi belli e innovativi. Tutti i giochi prodotti avevano un approccio diverso all’argomento e guardando l’interezza dell’evento è chiaro che tutti, dai partecipanti ai mentor, hanno fatto un lavoro immenso e di cuore”.

“Il mondo videoludico ha un enorme potenziale educativo specialmente se il gioco appare in una forma tipo quella degli applied games. La quale crediamo fermamente possa essere il futuro dei videogiochi e dell’educazione. Quando un giocatore alla fine del gioco si sente più ricco di com’era quando ha cominciato, quella è la vera vittoria per uno sviluppatore”, ha spiegato il team del video Game “At what cost?”.

“Il mondo si sta evolvendo nella direzione in cui uno strumento estremamente potente, versatile e popolare come il videogioco può diventare un tramite per un messaggio ben più importante del “salva la principessa” e, grazie agli applied games, è finalmente possibile sensibilizzare ed educare il grande pubblico su temi estremamente seri ed importanti”, hanno concluso gli sviluppatori di “Spores for Change”.

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foto Agenzia Nazionale Giovani