Giorno del Ricordo. Bordin: “I giovani costruiscano mondo di pace”.

 “Le vostre lacrime sono le nostre lacrime. Le vostre storie sono le nostre storie e sono storie di famiglia”.

Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Basovizza (Trieste) per il Giorno del Ricordo, si è rivolta ai familiari delle persone che nel secondo dopoguerra furono gettate nelle foibe e agli esuli delle terre di Fiume, Istria e Dalmazia.

La premier ha salutato le centinaia di persone presenti, tra autorità militari, civili, religiose, semplici cittadini e tantissimi studenti, che per ore sono rimaste assiepate nel piazzale del sacrario simbolo nazionale di quelle tragedie e luogo di ritrovo per celebrare il 10 febbraio.

Alla cerimonia, così come all’inaugurazione del Treno del Ricordo, appositamente allestito con una mostra multimediale e
l’esposizione delle masserizie degli esuli, partenza domani dal binario 1 della stazione ferroviaria di Trieste con arrivo a Taranto il 27 febbraio prossimo, non è voluto mancare il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin, che ha definito
l’evento “una giornata importante che credo dimenticheremo difficilmente, perché non solo abbiamo reso onore a tante vittime innocenti, ma abbiamo riconciliato il Paese con la Storia portando avanti quel percorso volto a trasmettere alle nuove generazioni la verità di quanto accaduto in un periodo drammatico”.

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“È necessario testimoniare, condannare e non dimenticare mai. È difficile perdonare questi accadimenti e il modo in cui si sono svolti, è difficile voltare pagina – ha rimarcato Bordin -, ma è necessario che i giovani costruiscano un mondo di pace partendo dalla drammaticità di quegli eventi. Alle vittime e ai loro familiari, va il pensiero più forte e sentito delle istituzioni e di tutti i cittadini della nostra regione e della nostra bella Italia”.