Calabria, anche la Giunta Occhiuto propone i voucher sportivi per i giovani.

Il settore delle politiche giovanili, dalle parti di alcune giunte regionali, è decisamente orfano di contenuti innovativi. A confermare la scarsa propensione verso l’innovazione e il sostegno della programmazione partecipata dal basso per gli interventi della gioventù, oggi è stata la Regione Calabria che, dopo la Regione Sardegna con il progetto disruptive “Giovani VISPI”, punta all’erogazione di voucher per i giovani dai 14 ai 24 anni per incentivare la partecipazione alle “discipline sportive presso palestre, centri e scuole sportive”. Ma sì, in un’entità territoriale devastata dai più alti tassi di disoccupazione giovanile, devianza, skill mismatch e una profonda infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto sociale, un po’ di moto non potrà che fare bene alla meglio gioventù locale.

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Una misura, “La Calabria per i Giovani”, che prevede uno stanziamento ministeriale – attinto dal famigerato Fondo nazionale per le Politiche giovanili (dove manca totalmente il minimo obbligo di coinvolgimento dei giovani nella fase ideativa) – comprensivo del cofinanziamento regionale, per una cifra totale che supera il milione di euro. Risorse che andranno per circa 894 mila euro per l’erogazione dei voucher, mentre 223 mila euro andranno a sostenere percorsi per “rafforzare le competenze giovanili post laurea attraverso master di primo e secondo livello”. Insomma meno del 22% per contrastare lo skill mismatch. Evviva l’Europa più digitale verde e resiliente…

Ma, si legge nella nota della Regione Calabria, l’intervento è frutto di una riflessione ponderata: “La Regione – ha dichiarato il Vicepresidente della Calabria con delega al ramo, Giusi Princi – ha avviato una valutazione approfondita sui migliori interventi da mettere in campo per raggiungere la gran parte dei giovani calabresi. Per questo abbiamo lanciato l’iniziativa ‘La Calabria per i giovani’ che, sviluppandosi sui due assi della frequentazione di attività sportive e del rafforzamento delle competenze post-laurea, intende rafforzare quella capacità di resilienza che hanno i nostri giovani ma che, anche a causa della recente crisi economica determinata dai contesti internazionali, ha riscontrato diverse criticità. Il ritorno alla normalità delle nostre giovani generazioni – conclude la vice presidente Princi – deve essere supportato anche con una visione di prospettiva che, oltre a sostenere i giovani nel momento attuale del bisogno, fornisca loro nuovi strumenti per essere competitivi nella società per lo studio e per il lavoro”.

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Ai/alle giovani della regione Calabria l’ardua sentenza!

foto Regione Calabria