Giorgia Meloni: “L’Italia non è un Paese per giovani”.

“L’Italia non è un Paese per giovani e la cannabis è stata proposta come la risposta più facile”. Sono le prime dichiarazioni sui giovani della premier Giorgia Meloni, intervenuta stamattina alla Camera dei Deputati per le dichiarazioni programmatiche del Governo. Interventi che tra il desueto e il già visto – volendo andare oltre l’entusiasmo per il varo del nuovo Esecutivo – non cambieranno, probabilmente, l’attuale paradigma per i/le giovani italiani/e.

Promozione dello sport , lavoro sulla formazione scolastica, sostegno agli insegnanti e al rapporto intergenerazionale, difesa della cultura di impresa e prestito d’onore. Queste le pietre miliari scandite dalla Presidente del Consiglio lungo il discorso per il riscatto dei giovani. Un “manifesto” dove c’è tutto e niente o, meglio, una “fantastica idea” su come ricostruire l’Italia per i giovani.

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Per un nuovo Governo che nasce, le domande sul futuro delle politiche giovanili in Italia sono decisamente imprescindibili. Saranno realizzati i buoni propositi della Meloni per i/le giovani italiani/e? Si aprirà finalmente alla programmazione partecipata degli interventi per i giovani oppure – fattispecie abbastanza probabile – si assisterà al mantenimento dello status quo e all’assenza di innovazione nel settore delle politiche per i giovani come rilevato – giusto per rimanere in casa FdI – nei primi 3 anni di mandato dalla Giunta del sindaco Paolo Truzzu nel Comune di Cagliari?

Bisognerà, forse, dare tempo al tempo ma, leggendo le fredde (quanto ingombranti) percentuali sulla condizione giovanile del “Bel Paese”, le previsioni non possono essere rosee per un piano decisamente orfano di una minima menzione alla mobilità internazionale, privo di un elevato tasso di innovatività e del sostegno allo sviluppo delle competenze trasversali dei giovani.

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Ma, come ampiamente dimostrato da numerosi lustri, è irrealistico chiedere troppo alla politica italiana… figuriamoci pretendere una classe dirigente aggiornata!

foto Governo.it