Eutanasia, Consulta: “Referendum inammissibile”. Popolo della Famiglia: “Vince l’Italia prolife”, Marco Cappato: “Brutta notizia per la democrazia”.

La depenalizzazione dell’omicidio del consenziente ‘non s’ha da fare’. Così hanno deciso i 15 giudici della Corte Costituzionale, dichiarando inammissibile il quesito referendario sull’Eutanasia perché “non sarebbe preservata la tutela minima costituzionalmente necessaria della vita umana, in generale, e con particolare riferimento alle persone deboli e vulnerabili”, si legge nella motivazione della Consulta.

“Questa è una brutta notizia- ha detto Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni – per coloro che subiscono e dovranno subire ancora più a lungo. Una brutta notizia per la democrazia”.

Di totale segno opposto il commento sulla decisione dei giudici della Corte condiviso dal Popolo della Famiglia: “La Consulta ha respinto il referendum sull’eutanasia, il Popolo della Famiglia ha spiegato per mesi che era un quesito irricevibile, tra le inutili irrisioni di chi non conosce il diritto. Avevamo spiegato a Marco Cappato che aveva raccolto le firme su un referendum imbroglio, sapeva benissimo che sarebbe stato respinto, ha cercato di costruire indebite pressioni sul sistema politico”.

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