Eurodeputati: “Disuguaglianze educative causate dalla chiusura fisica delle scuole”.

Da marzo 2020 milioni di bambini in tutta l’UE hanno subito gravi ripercussioni dovute alla pandemia di Covid-19. Pur avendo dimostrato di essere generalmente più resistenti a questa malattia, i bambini costituiscono un gruppo vulnerabile che ha sofferto in misura sproporzionata questa crisi a causa della chiusura fisica della scuole. Come confermato da studi attuali, il successo dell’istruzione durante la chiusura fisica delle scuole dipende in larga misura dalle risorse delle famiglie. Inoltre, tali studi dimostrano che la chiusura delle scuole a causa della pandemia di Covid-19 ha già aggravato le disuguaglianze educative in Europa, in particolare per quanto riguarda i bambini con disabilità, i bambini più piccoli e/o i bambini provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati.

Così un nutrito gruppo di eurodeputati* ha chiesto alla Commissione di intervenire sulle misure finalizzate a garantire la continuità dell’accesso a un’istruzione di qualità e a fornire l’accesso a programmi di apprendimento a distanza.

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Recentemente, in risposta all’interrogazione, è intervenuta la Commissari Mariya Gabriel: “La Commissione ha annunciato una serie di iniziative attraverso le quali sosterrà un’istruzione inclusiva e di alta qualità. L’iniziativa “Percorsi per il successo scolastico” mira ad aiutare gli Stati membri a superare le disuguaglianze in materia di istruzione e a migliorare lo sviluppo delle competenze dei bambini, con particolare attenzione ai discenti svantaggiati. Come annunciato nel nuovo piano d’azione per l’istruzione digitale 2021-2027, nel 2021 la Commissione proporrà una raccomandazione del Consiglio sulla didattica online e a distanza nell’istruzione primaria e secondaria. Inoltre, la Commissione offre opportunità di finanziamento agli Stati membri per sostenere la trasformazione digitale dell’istruzione e contribuire ad attenuare l’impatto causato dalla pandemia, come il dispositivo per la ripresa e la resilienza, il programma digitale del meccanismo per collegare l’Europa (CEF2), compresa la campagna Connectivity4Schools, e le iniziative di investimento in risposta al coronavirus“.

Mariya Gabriel, foto Sardegnagol
Mariya Gabriel, foto Sardegnagol riproduzione riservata

“La Commissione ricorda che l’organizzazione dei sistemi di istruzione è di competenza
esclusiva degli Stati membri – ha evidenziato la Commissaria – In molti sistemi, il processo decisionale spetta alle autorità locali o alle scuole. Nei primi mesi della pandemia la Commissione, inoltre, ha coordinato una rete per l’apprendimento a distanza per consentire ai rappresentanti dei ministeri di scambiare approcci sistemici. Ciò ha riguardato in particolare la riapertura dei siti scolastici. Sebbene l’UE stia svolgendo il suo ruolo a livello di sviluppo degli scambi di informazioni e di esperienze, anche per quanto riguarda la riapertura delle scuole, non è prevista la pubblicazione di orientamenti in questo settore.

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*Milan Brglez (S&D), Vilija Blinkevičiūtė (S&D), Dragoș Pîslaru (Renew), Olivier Chastel (Renew), Josianne Cutajar (S&D), Chrysoula Zacharopoulou (Renew), Alex Agius Saliba (S&D), Michaela Šojdrová (PPE), Loucas Fourlas (PPE), Karen Melchior (Renew), Laura Ferrara (NI), Henna Virkkunen (PPE), Cyrus Engerer (S&D), Hilde Vautmans (Renew), Ioan-Rareş Bogdan (PPE), Ciarán Cuffe (Verts/ALE), Radka Maxová (Renew), Ramona Strugariu (Renew), Stelios Kympouropoulos (PPE), Katrin Langensiepen (Verts/ALE).

foto Laurie Dieffembacq © European Union 2020 – Source : EP