Dialogo Belgrado-Pristina: l’UE nomina un nuovo rappresentante speciale

Miroslav Lajčák è il nuovo rappresentante speciale dell’UE per il dialogo Belgrado-Pristina e le altre questioni regionali dei Balcani occidentali. La nomina, decisa dal Consiglio dell’Unione Europea, avrà una durata di 12 mesi. 

I compiti del nuovo rappresentante speciale dell’UE consisteranno nel conseguire una generale normalizzazione delle relazioni tra Serbia e Kosovo, migliorare le relazioni di buon vicinato e promuovere la riconciliazione tra i partner dei Balcani occidentali, e contribuire alla coerenza e all’efficacia dell’azione dell’UE nei Balcani occidentali.

Miroslav Lajčák è un diplomatico slovacco che ha precedentemente ricoperto la carica di ministro degli affari esteri della Slovacchia ed è stato presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite durante la 72ª sessione (2017-2018). Rappresentante speciale dell’UE per la Bosnia-Erzegovina dal 2007 al 2009, nello stesso periodo ha assicurato anche le funzioni di Alto rappresentante della comunità internazionale nel paese. In qualità di inviato personale dell’alto rappresentante dell’UE, nel 2006 Miroslav Lajčák ha negoziato, organizzato e monitorato, a nome dell’Unione europea, il referendum sull’indipendenza del Montenegro.

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I rappresentanti speciali dell’UE promuovono le politiche e gli interessi dell’Unione in determinate regioni e paesi, nonché le questioni di particolare preoccupazione o interesse per quest’ultima. Svolgono un ruolo attivo a favore del consolidamento delle riforme, della stabilità e dello Stato di diritto. La nomina dei primi rappresentanti speciali dell’UE risale al 1996. Attualmente nove RSUE sostengono l’operato dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell.

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