Destinazione Lavoro, l’amministrazione regionale continua a fare schifo!

L’ennesimo flop informatico dell’avviso Destinazione lavoro della Regione Sardegna, non ha tardato a palesarsi di nuovo questa mattina, data della nuova scadenza per la presentazione delle domande delle imprese coinvolte nella filiera turistica regionale. Ad agitare la più che dovuta polemica sull’ultimo crash del click day, oggi, è stata Federalberghi Sardegna che non si è risparmiata di tacciare il sistema di sostegno degli/delle imprenditori/trici sardi/e come “inadeguato e iniquo”.

“Ancora una volta i sistemi della Regione Sardegna, tradiscono gli imprenditori. Sembra chiaro che non solo il sistema del click day è inadatto alla gestione di bandi con numeri di partecipanti così elevati, ma lo stesso sistema informatico della Regione non può sopportare il traffico da esso derivato”.

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“Abbiamo più volte chiarito l’iniquità di questo sistema – sottolinea il presidente regionale e vice presidente nazionale Paolo Manca -, che trasforma in una lotteria il sostegno alle imprese meritevoli di aver garantito l’occupazione dei propri addetti, in un momento di particolare difficoltà come questa post pandemia afflitta da una serie di problematiche che vanno dal caro energia dovuto al conflitto in Ucraina all’ inflazione galoppante e ai tassi bancari decuplicati”.

Una procedura che si sta rilevando decisamente non in linea con il tenore autoreferenziale della comunicazione dell'(in)fallibile Giunta Regionale. Solo poche settimane fa, come capita ormai quotidianamente, il provvedimeto era stato ‘pompato’ con i soliti toni autocelebrativi dall’assessora Ada Lai, definendo “Destinazione lavoro” “un investimento importante per favorire  l’occupazione”. “Con i bonus assunzioni aiutiamo le imprese a sostenere il costo del lavoro ma – prosegue la nota della Lai – soprattutto puntiamo a rilanciare la stagione turisticaallungandola il più possibile”.

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Eja di ghisa, dovendo usare una espressione “identitaria”.

Di dimissioni, infine, ha parlato il deputato leghista Dario Giagoni. Un “fuoco amico” abbastanza esaustivo che ha fatto il punto su una procedura sempre più sconcertante e, soprattutto, sull’aria che tira in Regione: “Il cosiddetto click day continua a dare più di un grattacapo alla nostra Regione e, anche questa volta, a pagare i danni degli errori commessi, saranno gli operatori del settore turistico in un momento di particolare difficoltà. Sarebbe opportuno che si facessero delle più attente ed accurate riflessioni prima di delegare la gestione delle procedure informatizzate a società che dimostrano tutta la loro incompetenza ed incapacità nell’assolvimento dei loro compiti. Chi è responsabile – conclude – è giusto che paghi i danni cagionati agli utenti, e si dimetta dai propri incarichi perché i danni generati sono ingenti”.

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foto niekverlaan da Pixabay.com