Crisi nel centrodestra, Alessandra Todde: “Non basta cambiare nome per nascondere fallimenti”.

Non basterà una operazione di sostituzione e di maquillage politico per appannare la percezione dei cittadini sardi circa quanto fatto nella regione Sardegna dalla maggioranza al governo nel corso della XVI “sfigatissima” Legislatura. Ne è convinta la candidata del Campo Largo, Alessandra Todde, commentando la “fumata nera” del conclave del centrodestra di Palazzo Tirso, dal quale è emersa la nuova frattura tra “truzziani” e “lealisti” al presidente uscente Solinas.

“Il nostro avversario è la destra, che sia Truzzu, Solinas, un terzo nome o Biancaneve poco importa. Non basta cambiare nome per nascondere i fallimenti evidenti di questa giunta di destra che non è stata in grado di governare la Sardegna. “Truzzu? Mi chiedo come si possa pensare di governare bene una Regione come la Sardegna, piena di complessità e in forte ritardo rispetto alle altre Regioni, dopo aver governato e amministrato male la città di Cagliari. Il giudizio dei cagliaritani sull’operato di Truzzu è sotto gli occhi di tutti ed è impietoso”.

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“Su Solinas mi sono già espressa più volte, quella uscente è la peggior giunta che la Sardegna abbia mai avuto. È il momento che Solinas si faccia da parte. Vedremo cosa succederà nelle prossime ore”.

Commento posatosi poi sul leader della “Rivoluzione Gentile”, Renato Soru: “Non mi interessa parlare di Soru perché per me non è un avversario politico. Il nostro avversario politico é la destra che ha ridotto la regione in macerie. Ma una cosa ci tengo a dirla: io sono sarda e sono stata eletta in Sardegna. La legge elettorale mi ha imposto di accettare la Lombardia perché in quel collegio ho preso meno voti che in Sardegna. Faccio parte della commissione bicamerale per la Sardegna. E per la Sardegna ho deciso di candidarmi, per la Sardegna ho deciso di battermi e ho deciso di metterci la faccia per tutte le sarde e i sardi. Il resto sono chiacchiere inutili e strumentali”, conclude la Todde.

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