Aumenta la povertà infantile, Wiśniewska: “In UE al 24,4% nel 2021”.

La Garanzia europea per l’infanzia è un passo importante nella lotta contro la povertà infantile e l’esclusione sociale in Europa. Tuttavia, nella sua ultima relazione, pubblicata l’8 giugno 2023, l’Agenzia per i diritti fondamentali ha sottolineato che il numero di bambini che vivono in povertà nell’Unione europea è aumentato.

“Prima del 2020 la povertà infantile era in calo, ma la tendenza è stata interrotta dalla pandemia COVID-19, con la percentuale di bambini a rischio di povertà o esclusione sociale che è passata dal 22,8% nel 2019 al 24% nel 2020 e al 24,4% nel 2021 – ha ricordato l’eurodeputata di ECR, Jadwiga Wiśniewska -. Anche la guerra in Ucraina e la conseguente migrazione di massa, in particolare di donne con bambini, l’aumento dei prezzi dell’energia e l’inflazione hanno contribuito all’aumento della povertà dei minori”.

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Dati che hanno portato lo stesso Parlamento europeo ha chiedere un maggior sostegno finanziario per l’infanzia alla Commissione europea. Richieste che sembrerebbero non essere state tradotte nel nuovo bilancio dell’UE.

Ma, secondo la Vicepresidente Dubravka Šuica, intervenuta in risposta della deputata polacca, “la Commissione monitora gli sviluppi della povertà infantile nell’UE, anche nell’ambito del semestre europeo”.

Un intervento che prosegue nel segno dell’autocelebrazione delle politiche adottate dalla Commissione UE: “Gli ultimi dati EU-SILC 2022 indicano una stabilità generale rispetto al 2021 per quanto riguarda la povertà o l’esclusione sociale tra i bambini nell’UE, che si attesta al 24,7%, il che conferma che i sistemi di protezione sociale degli Stati membri hanno ampiamente attutito l’impatto della pandemia. In nove Stati membri – prosegue la nota della vicepresidente – è stata registrata una diminuzione (rispetto ai dati del 2021) di almeno 1 punto percentuale, mentre in sei Stati si sono registrati aumenti inferiori a 1 punto percentuale e in sei Paesi membri si sono registrati aumenti significativi (di oltre 5 punti percentuali)”.

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Il regolamento del Fondo sociale europeo Plus (FSE+), ha infine ricordato l’esponente della Commissione von der Leyen, obbliga tutti gli Stati membri a destinare risorse del FSE+ ad azioni mirate e riforme strutturali per affrontare la povertà infantile e sostenere l’attuazione della Garanzia europea per l’infanzia. “Per gli Stati membri con alti livelli di povertà infantile, questo stanziamento dovrebbe essere almeno del 5%”.