Agricoltura, diminuiscono le prospettive per i giovani agricoltori.

Diminuiscono le aziende agricole e si fanno sempre meno rosee le prospettive per i giovani (o aspiranti) agricoltori tra instabilità e calo dei prezzi alla produzione. Un quadro decisamente cupo ricordato dalle principali statistiche degli enti di ricerca europei, nazionali e dai report delle associazioni di categoria, evidenziato a Bruxelles dall’eurodeputato dei Verdi/ALE, Thomas Waitz, per il quale una struttura produttiva stabile è essenziale per rafforzare l’indipendenza della produzione alimentare e del sistema agricolo dell’UE.

Struttura, però, “diventata meno stabile”, come mostra lo studio della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale “Il futuro del modello agricolo europeo” – realizzato dal Parlamento europeo, Direzione generale delle Politiche interne, Dipartimento B – Politiche strutturali e di coesione, 28 febbraio 2022 -.

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Report che ha rimarcato il drastico calo di aziende agricole nell’UE: “Il motivo – scrive Waitz – è il prezzo molto basso che gli agricoltori ricevono dall’industria di trasformazione, che rende impossibile coprire i costi di produzione agricola. Ciò costringe i produttori ad abbandonare le loro aziende e impedisce alle giovani generazioni di entrare nel settore”. Un segmento anagrafico che sta abbandonando l’attività agricola. Il numero di aziende agricole nell’UE-27 è, infatti, diminuito da 15 a 10 milioni (-32%) tra il 2003 e il 2016 ed entro il 2040, l’UE potrebbe perdere altri 6,4 milioni di aziende agricole, lasciando circa 3,9 milioni di aziende agricole in tutta l’UE, con un drastico calo del 62% rispetto ai dati del 2016.

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“Inoltre – prosegue -, il modo in cui si è sviluppato il sistema agricolo dell’UE ha portato a una dipendenza dai mangimi importati, il che è negativo anche in termini di sovranità alimentare dell’UE”.

Per una produzione europea più indipendente, quindi, sarebbero necessarie aziende agricole e strutture produttive stabili, sostenute da valide riforme da parte della Commissione europea per fermare la perdita di aziende agricole e migliorare le prospettive per le giovani generazioni, promuovendo così l’indipendenza del sistema agricolo.

A sostegno dell’azione della Commissione europea il commissario Wojciechowski ha esordito dichiarando che “il settore agricolo dovrà prepararsi ai cambiamenti” e che “per farlo deve avere chiare le sue prospettive economiche a lungo termine”. Insomma, non guardate all’inerzia e alla mancanza di visione delle istituzioni.

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“Sia le misure specifiche COVID che gli strumenti di sostegno al reddito hanno permesso di ammortizzare la volatilità dei mercati agricoli. I piani strategici della PAC – ha dichiarato l’esponente della Commissione von der Leyen – una volta approvati, faranno chiarezza sul sostegno dell’UE alla sostenibilità economica. Ciò aiuterà gli agricoltori a pianificare il loro futuro”.

Le esigenze dei giovani agricoltori, invece secondo il commissario polacco, richiedono “un approccio differenziato”, reso possibile dalla nuova PAC 2023-2027. Quali siano questi elementi, però, non è dato saperlo.

foto europarl.europa.eu