A settembre l’assemblea dei giovani dell’Anci. Proposte serie o autoreferenzialità sulla questione giovanile?

Il 24 e 25 settembre prossimi a Roma, presso l’Auditorium della Conciliazione, si svolgerà l’undicesima Assemblea programmatica di Anci Giovani, il meeting annuale della Consulta dei Giovani amministratori under35 di Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani).

Un momento per discutere sulla condizione di uno dei segmenti della popolazione più vessati e trascurati dalla politica italiana, i giovani. Dinamica confermata anche recentemente, alla luce della scarsa e sbilanciata programmazione contenuta nel Pnrr nazionale per i giovani e le politiche giovanili, capace di riproporre, ovviamente con maggiori stanziamenti, desueti schemi fallimentari sotto il profilo dell’istruzione, formazione, lavoro e imprenditoria.

Si spera che nel corso dell’Assemblea la rete degli oltre 20.000 Giovani Amministratori italiani, possa discutere nel merito di questo insostenibile paradigma destinato ai giovani italiani, indicando, attraverso il proprio contributo, proposte e contenuti ai rappresentanti del Governo Draghi, per orientare sin da subito maggiori e più calibrati investimenti per i giovani del nostro Paese.

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I dati relativi alla disoccupazione giovanile, ai percorsi di transizione studio-lavoro e all’imprenditoria giovanile, dimostrano, inequivocabilmente, che la direzione intrapresa da decenni di ‘mala politica’, necessita di una sostanziale sterzata. Un cambio di passo ancora lontano dall’essere compiuto, guardando a una delle recenti iniziative intraprese dell’Esecutivo Draghi per i giovani, ovvero la garanzia di Stato per i mutui per gli under36. A che servono tali iniziative se mancano azioni di sistema atte a facilitare l’inclusione lavorativa dei giovani in Italia?

Sarà l’assemblea dell’Anci giovani l’ennesimo momento di discussione autoreferenziale sulla condizione giovanile in Italia?