Ad Atzara la mostra sul pittore Richard Scheurlen.

Dalla freschezza di una pittura in plein-air capace di folgorare Filippo Figari e Antonio Corriga, a una vita avventurosa in giro per il mondo, che lo portò a scoprire il paese di Atzara come il luogo più degno di essere vissuto. A distanza di ottantacinque anni, quel piccolo borgo del Mandrolisai, patria e dimora di tanti artisti del Novecento, ricambia l’amore del valente pittore tedesco Richard Scheurlen dedicandogli una speciale mostra che, dal 24 luglio al 1 dicembre, esporrà alcune delle sue opere più significative nelle sale del Museo Antonio Ortiz, impreziosite dalla proiezione di un documentario che ripercorrere i passaggi di un’esistenza sorprendente. Tanto sorprendente da poter essere accostata alla trama di un film interpretato da suo nipote Ulrich Tukur, attore di fama internazionale e popolarissimo in Germania, che sarà ospite d’onore ad Atzara e tra i protagonisti del documentario dedicato a suo nonno.

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L’esposizione “Richard Napoleon Scheurlen – l’uomo e l’artista” realizzata a cura di Sabina Corriga e Antonello Carboni, sarà inaugurata il 24 luglio alle 19 al Museo Ortiz, mentre alle 22 in Piazza San Giorgio sarà presentato al pubblico il documentarioIl pittore tedesco”, road-movie realizzato dalla sapiente regia di Antonello Carboni. È un lavoro di ricerca, biografico, che attraverso lo sguardo di Sabina permette di vivere in prima persona la progressione e gli esiti dell’indagine, nel piacere della scoperta di questo illustre sconosciuto.

Il 25 luglio a corollario dell’evento, in Piazza San Giorgio sarà proiettato il film “Seraphine”, premio Cesar per il miglior film 2009, diretto da Martin Provost e interpretato dallo stesso Ulrich Tukur, che sarà lieto di presenziare di scambiare due chiacchiere con il pubblico.

Ragazze di Desulo
Ragazze di Desulo

Fu il pittore Filippo Figari nel 1936 a scoprire per caso, a Positano, le eccellenti doti artistiche di Scheurlen, nato a Stoccarda nel 1890, uomo di infiniti interessi e di profonda cultura e membro di un’importante famiglia nobile. Persona sempre generosa e disponibile ma dal carattere disciplinato, era stato comandante degli U-Boat della Marina durante la prima guerra mondiale.

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Nelle sue grandi tele si legge la spontaneità dei movimenti, si scorgono figure immerse in un’atmosfera rarefatta, una emblematica luce del sole radente e poi quella mobilità che manca alle opere di Figari, sempre scenografiche e sottomesse al linguaggio accademico delle sue grandi decorazioni.

Contadino sardo
Contadino sardo

Instancabile viaggiatore e profondo conoscitore dei movimenti artistici europei, il pittore tedesco si fece convincere facilmente a visitare Atzara. Vi sarebbe rimasto per circa quindici anni, ospite della famiglia Demurtas, estasiato dalla bellezza dei paesaggi e rapito dalla luce del pomeriggio che caratterizza il centro Sardegna, paragonabile solo a quella che l’artista aveva osservato a Ceylon. Una luce che riteneva fondamentale per apprezzare al meglio la sua pittura.

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