Piero Comandini: “Sostenere le attività del Gruppo SARAS”.

Oggi, i gruppi del centrosinistra in Consiglio regionale, hanno chiesto al Governatore Solinas di esprimere un impegno forte e decisivo per l’avvio di un tavolo di confronto con il gruppo SARAS e i portatori d’interesse dell’area industriale, affinché si trovino le soluzioni a sostegno dell’azienda che siano d’aiuto per un rilancio del gruppo industriale, al fine di salvaguardare i posti di lavoro di tutto l’indotto del petrolchimico isolano.

Una bomba sociale che rischia di esplodere senza un impegno tempestivo, come ricordato dal primo firmatario della mozione, il consigliere del PD, Piero Comandini: “I mesi in cui si è diffusa l’epidemia da Covid-19 ed il conseguente lockdown hanno determinato una drastica riduzione dei consumi di prodotti petroliferi e la sospensione dell’attività di molte fabbriche e impianti di raffinazione, la mancata ripresa dei consumi inizialmente prevista a partire dalla seconda metà del 2020, anche a causa della recrudescenza dell’epidemia, ha determinato una situazione di crisi che ha portato la Società a intraprendere delle scelte per il contenimento dei costi in questa fase transitoria, su tre direttrici: – una riduzione drastica degli investimenti per l’anno 2021; – una riduzione delle manutenzioni, confermando però la scelta del mantenimento di tutti gli impianti in marcia in previsione di una ripresa dei consumi dal 2021; – un contenimento del costo del lavoro con l’avvio di una cassa di integrazione parziale distribuita tra tutti i dipendenti del Gruppo”.

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Una dinamica confermata dalla firma dell’accordo tra il Gruppo SARAS S.p.A. e le Organizzazioni Sindacali Territoriali e i componenti della RSU, per l’avvio della cassa integrazione, che interesserà circa 1500 lavoratori impiegati all’interno della raffineria, producendo, in prospettiva, una ricaduta negativa su tutti i dipendenti dell’indotto.

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