Yemen. Un nuovo Governo di coalizione nel Paese devastato dalla guerra ‘per procura’ iraniana e saudita.

“L’annuncio di un nuovo governo yemenita come parte dell’attuazione dell’accordo di Riyadh è un passo positivo verso una soluzione politica globale per il Paese”. Inizia così il discorso sulla formazione del nuovo Governo in Yemen, della portavoce per la Sicurezza e gli Affari Esteri, Nabila Massrali. Un Paese da tempo teatro di una violenta guerra civile ‘per procura’ tra l’Arabia Saudita e l’Iran e che vede contrapposte le forze degli Huthi, che controllano la capitale Sana’a e sono alleate con le forze fedeli all’ex presidente Ali Abdullah Saleh, contro le forze leali al governo di Abd Rabbuh Mansur Hadi, con sede ad Aden (supportato anche dalle “democratiche” Francia e Regno Unito).

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Con il nuovo accordo la coalizione a guida saudita andrà a formare un governo di coalizione tra il presidente Abd-Rabbu Mansour Hadi e i separatisti del Sud del Paese. A presiedere questa nuova formazione sarà il primo ministro Maeen Abdulmalik.

Un nuovo esecutivo che per la Portavoce Nabila Massrali dovrà affrontare compiti impegnativi e dovrà prendere decisioni importanti e coraggiose per il bene dello Yemen e di tutto il suo popolo: “L’Unione europea apprezza gli sforzi di facilitazione del Regno dell’Arabia Saudita e incoraggia tutti gli attori a garantire un’attuazione rapida e completa di tutte le disposizioni dell’accordo di Riyadh”.

“L’UE – ha proseguito la portavoce – è impegnata per la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale dello Yemen e continuerà a sostenere gli sforzi per una risoluzione pacifica del conflitto. Incoraggiamo tutte le parti in conflitto a impegnarsi in modo costruttivo con l’inviato speciale delle Nazioni Unite verso un cessate il fuoco a livello nazionale e la ripresa dei colloqui politici”.

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Foto yeowatzup