Turismo, Sogaer ed Esecutivo Solinas: “Record passeggeri a Luglio”.

Nonostante le crescenti preoccupazioni degli operatori turistici regionali – tutti d’accordo nel lamentare un calo delle presenza nell’isola -, secondo i dati sul traffico passeggeri di luglio condivisi dalla Sogaer e quelli ripresi ieri da alcuni esponenti della Giunta Solinas, la Sardegna starebbe vivendo un “nuovo boom turistico”.

“La stagione estiva – si legge nella nota della Soager – si apre con un’ottima performance dell’Aeroporto di Cagliari. In particolare, luglio supera per la prima volta il muro dei 600 mila passeggeri (arrivi + partenze) e batte il record di agosto 2019. Dopo maggio e giugno, chiusi rispettivamente con 443.775 e 525.698 passeggeri, i 614.674 passeggeri di luglio portano il totale di viaggiatori di questo inizio estate a quota 1.584.147 (maggio-luglio)”.

Una crescita, continuano dalla Sogaer, sostenuta dall’exploit dei volumi di traffico sulle direttrici internazionali: +11,8% a maggio, +10,4% a giugno e +11,9% a luglio.

Nel dettaglio, nel mese appena trascorso, secondo la società di gestione dello scalo di Elmas, è stato registrato un incremento del 5,5% rispetto ai dati di luglio 2022 e del 4,8% rispetto a luglio 2019.

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Dati ai quali, ieri, si sono sommati quelli comunicati dall’Esecutivo Solinas e, in particolare, dagli assessori Antonio Moro e Gianni Chessa, rispettivamente responsabili delle deleghe ai Trasporti e al Turismo nell’Isola.

“I passeggeri nei porti e negli aeroporti sardi sono da record, così come gli arrivi nell’Isola – spiegano i due raggianti esponenti della Giunta Solinas -. I numeri, prima ancora delle parole certificano come nei porti e negli aeroporti della Sardegna, il traffico superi non soltanto quello del 2022 ma anche quello della stagione ante covid del 2019”.

Sarà un dato ascrivibile alle alzate di ingegno messe in campo dal 2019 dall’attuale maggioranza? Quanto, in assenza di provvedimenti d’urto e in presenza di un pessimo supporto regionale per il comparto turistico (qualcuno/a ha forse dimenticato le performance dei bandi R(E)SISTO, Destinazione Lavoro, ecc.), avrà inciso la “salvifica” azione dell’Esecutivo regionale nelle scelte private dei turisti italiani e stranieri?

Considerazioni poco puntuali per i protagonisti della politica delle “improbabili correlazioni” che, anzi, hanno rimarcato l’ampiezza dei numeri delle presenze registrate nei porti e aeroporti sardi: “Dall’1 al 30 luglio 2023 nei porti di Cagliari, Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres i passeggeri totali sono stati 1.098.087, nel 2022 sono stati 961.560, nel 2019 erano 953.187. Da gennaio a luglio 2023, soltanto gli arrivi nei 4 porti sardi sono stati 1.446.630, contro i 1.345.431 dell’analogo periodo 2022 e 1.346.729 del 2019. Nel luglio di quest’anno nel porto di Cagliari si sono registrati 38.006 passeggeri con 20.107 arrivi. Nel 2022, il totale dei passeggeri è stato di 30.970 con 16.563 arrivi. Nel porto di Olbia, nel mese appena concluso i passeggeri sono stati 756.156, con 411.581 arrivi. Nel 2022 erano 674.701 con 370.484 arrivi. Nei tre aeroporti sardi – prosegue la nota congiunta – il traffico complessivo da gennaio a luglio 2023 è stato di 5.263.147; nell’analogo periodo 2022, si è fermato a 4.822.850 e nel 2019 a 4.941.211. Nel mese di luglio 2023 negli scali aeroportuali di Cagliari, Alghero e Olbia si è registrato traffico passeggeri per 1.534.813, contro 1.471.027 del luglio 2022 e 1.394.654 del 2019. Nell’aeroporto di Cagliari nel luglio 2023 il traffico è stato di 614.674, nel 2022 si era fermato a 582.497 e nel 2019 a 586.762. Nell’aeroporto di Olbia i passeggeri del luglio 2023 sono stati 704.139, nel 2022 erano 672.530 e nel 2019 sono stati 603.892. Nello scalo di Alghero Fertilia, nel mese appena concluso si sono raggiunti 216.000 passeggeri, stesso valore del 2022 mentre nel 2019 erano 204.000. Nel complesso, soltanto gli arrivi nei 3 aeroporti e nei 4 porti della Sardegna, nel periodo gennaio-luglio 2023 sono stati 4.123.447 contro i 3.812.118 dell’analogo periodo 2022 e i 3.880.087 del gennaio-luglio 2019”.

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Un fiume in piena di numeri e percentuali che, per completezza di informazione, andrebbe integrato con il dato sul gradimento degli/delle imprenditori/trici sardi/e del comparto turistico verso le politiche disruptive intraprese dall’Esecutivo Solinas e approvate dal Legislatore regionale negli ultimi 4 anni.

Una rilevazione dove, con grande probabilità, sarà difficile rilevare il minimo “boom”.