Tassa di soggiorno a Cagliari, Associazioni: “Inaccettabile l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale”.

Gli operatori turistici bocciano la tassa di soggiorno. A confermarlo le principali associazioni di categoria del territorio, riunitesi ieri per fare il punto sull’inerzia dell’Amministrazione comunale di Cagliari.

“Il D. Lgs. n. 23/2011 stabilisce che il gettito derivante dall’imposta di soggiorno deve “essere destinato a finanziare interventi in materia di turismo, manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali e dei relativi servizi pubblici locali”, ha dichiarato in apertura il presidente di Federalberghi Sud Sardegna Fausto Mura. “Le richieste delle associazioni di categoria avanzate all’amministrazione comunale di Cagliari sono rimaste inascoltate”.

In un documento che risale al 12 dicembre 2022, infatti, Federalberghi Sud Sardegna, Confindustria Sardegna Meridionale, Confesercenti Cagliari, Associazione BB di Cagliari e l’Associazione Extra, avevano chiesto al Comune di Cagliari di prendere in considerazione un elenco di investimenti per gli introiti del 2023. Tra questi, uno studio e determinazione degli obiettivi turistici da raggiungere nei prossimi 5 anni, determinazione degli obiettivi e feedback trimestrale, controlli formali e sostanziali per il contenimento dell’abusivismo. Ma anche il potenziamento e promozione internazionale del sito Cagliariturismo.it, con obiettivi determinati di crescita testimoniati dal numero di accessi per nazione, riferimenti specifici sul territorio indicati da Qr Code presenti nella cartellonistica associata ad ogni attrattore turistico (con il potenziamento degli infopoint, impegnando le edicole presenti nel territorio cittadino, fornendo loro delle postazioni multimediali con sistema touchsreen e collegamento alla rete per il rimando alle informazioni istituzionali come sito internet comunale, info Point etc), visite virtuali in 3d dei principali monumenti cittadini. Il tutto possibilmente all’interno di una App sia Android che iOS, con la costruzione del Prodotto Turistico integrato Cagliari con tutti i suoi accessori e dettagli che puntano soprattutto a migliorare la qualità dei servizi offerti anche nei mesi di spalla e ad ampliare la permanenza media dei turisti e portarla almeno a 3 giorni.

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“Oggi non possiamo che constatare una scarsa conformità e mancanza di rispetto della norma sulla destinazione dei proventi dall’imposta versata dai turisti, informazione approssimativa, poco trasparente e intempestiva circa gli investimenti effettuati e la mancanza di ascolto delle istanze dei portatori di interesse territoriali e dai rappresentanti dalle Associazioni di Categoria locali”, precisa Mura, “solo per fare un esempio, oltre 429mila euro vengono investiti per il Capodanno senza neanche considerare che i voli da Natale a al primo giorno dell’anno prossimo non bastano neanche per i sardi, e aver saputo del concerto con così poco anticipo impedisce a qualsiasi turista di prenotare”.