Simone Cuccu, volontario all’estero nell’anno della pandemia.

Quest’anno, a causa della pandemia, decine di migliaia di ragazzi hanno dovuto rinunciare ai loro sogni di formazione e volontariato all’estero. Cosa ancor più grave, una volta terminata la crisi molti altri potrebbero farlo poiché contagiati dal virus della paura e dell’asocialità.

Vi è tuttavia chi, nel rispetto di leggi e regolamenti, ha compiuto una scelta di senso opposto. È il caso di  Simone Cuccu, sardo, 26 anni, attualmente in Albania per un’attività di volontariato internazionale. Sardegnagol lo ha incontrato per conoscere la sua storia.

Ciao Simone da quanto tempo ti trovi in Albania e cosa fai li?

Ciao Michele, sono arrivato a Tirana lo scorso Settembre per svolgere il progetto di volontariato all’estero del programma European Solidarity Corps delle associazioni Studenti per la Città e Beyond Barriers. Il progetto si chiama ‘’Promotion of European Values in Albania’’ e, come si evince dal titolo, ha per obiettivo la promozione dei valori europei in Albania, Paese che ambisce a entrare nell’Unione Europea. Il progetto sarebbe dovuto partire a Marzo ma a causa del Covid-19 è stato rinviato a Settembre.

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Cosa ti ha spinto a partire malgrado le incertezze e i rischi dell’attuale situazione?

Prima della situazione Covid-19 ero davvero elettrizzato dall’idea di poter prendere parte a questo progetto, perché sapevo che sarebbe stato un periodo in cui avrei imparato tanto a livello lavorativo da una delle organizzazioni più importanti dei Balcani (Beyond Barriers), avendo inoltre l’opportunità di promuovere i valori europei nei quali mi rispecchio al 100%. Con l’aggravamento della crisi sanitaria ho temuto di non poter partire e il mio entusiasmo è scemato a causa del timore che il progetto venisse cancellato. Per fortuna a settembre si è presentata l’opportunità di iniziare il progetto e cosi ho detto si senza pensarci un momento. In Albania ci sono sicuramente molti più rischi a livello di Covid-19 ma questo non mi ha fermato, perché sono fermamente convinto che se ti poni un obiettivo e sei determinato niente ti può fermare, nemmeno la paura del Covid.

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Ti sei pentito di questa tua scelta?

Assolutamente no, forse è stata una delle scelte più azzeccate che ho fatto nel corso di questi 26 anni di vita. Il mio obiettivo era svolgere questo progetto di volontariato all’estero che ho scritto di mio pugno. Sono molto grato alle associazioni Studenti per la Città e Beyond Barriers per questa occasione che mi hanno dato.

Come si svolgono le tue giornate in Albania?

In questi tre mesi di servizio ho passato le mie giornate principalmente in ufficio, visto che il Covid-19 ha bloccato molte delle attività in presenza obbligandoci a svolgerle su Zoom. Nelle scorse settimane, tuttavia,  ho avuto l’opportunità di visitare alcune città albanesi e svolgervi dei workshops con delle scuole superiori, una delle principali attività in programma se non ci fosse stato il Covid-19.

Avete anche voi delle limitazioni?

Si, come in ogni Paese è obbligatorio usare la mascherina, limitare gli assembramenti e rispettare il coprifuoco che anche in Albania è alle 22:00. Le discoteche sono chiuse le palestre invece sono ancora aperte. Ieri inoltre sono entrate in vigore nuove limitazioni per il periodo natalizio. Il coprifuoco è stato spostato alle 20:30, così come l’orario di chiusura di bar, ristoranti e pub.

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Come ti appare la situazione italiana vista dall’Albania?

Mi sembra una situazione abbastanza caotica, ma sicuramente gestita in maniera più efficiente che in Albania.

C’è un messaggio vuoi dare a chi, a causa della pandemia, ha accantonato il sogno di “conoscere il mondo”?

Credo che con il Covid-19 dovremo convivere per molto tempo. Questo non significa che dobbiamo accantonare i nostri sogni. Sicuramente torneremo a viaggiare, sempre con le precauzioni del caso, e avremo di nuovo l’opportunità di ‘’conoscere il mondo’’.

Un auspicio per il 2021.

Il mio auspicio per il 2021 è quello di poter continuare a svolgere il progetto di volontariato con lo stesso entusiasmo che ho in questo momento e poter conoscere i Paesi che non ho ancora visitato.