Silvia Sardone. Interrogazione sui presunti accordi tra ONG e scafisti.

Negli ultimi mesi il quotidiano tedesco Die Welt ha pubblicato un rapporto sull’immigrazione clandestina realizzato dal Gasim, il centro di analisi strategiche sull’immigrazione illegale del ministero dell’Interno tedesco, per il quale i trafficanti verificano la posizione delle imbarcazioni delle ONG, per poi contattarle e caricarvi il ‘carico’ umano.

“Una tesi forte e ben documentata” per l’eurodeputata Silvia Sardone (ID) che in una recente interrogazione ha chiesto alla Commissione di rendere nota la sua posizione in merito al rapporto del Gasim e quali azioni sono previste dall’Esecutivo europeo per limitare i traffici di esseri umani.

Traffico che ha ripreso ad aumentare negli ultimi mesi estivi, durante i quali il fenomeno migratorio raggiunge il suo apice.

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Negli ultimi giorni è intervenuta la Commissaria Ylva Johansson per la quale “la Commissione è consapevole del problema del traffico di migranti e delle presunte connessioni tra i trafficanti e le organizzazioni non governative nel Mar Mediterraneo. Non risulta, tuttavia, che tali connessioni siano state accertate dalle autorità giudiziarie nazionali”.

“Inoltre – ha aggiunto la Commissaria svedese -, in virtù del diritto dell’UE la Commissione non ha competenze nei singoli casi penali. La Commissione, di concerto con gli Stati membri, ha adottato misure per contrastare la migrazione irregolare attraverso l’approccio globale definito nell’agenda europea sulla migrazione e, di conseguenza, negli ultimi cinque anni gli arrivi irregolari in Europa sono
diminuiti. L’UE ha istituito il Fondo fiduciario di emergenza per l’Africa, che mobilita oltre 4 miliardi di euro per far fronte agli sfollamenti forzati e alla migrazione irregolare e migliorare la gestione della migrazione”.

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Un impegno che, come confermato dall’esponente dell’Esecutivo europeo, sarà portato avanti dall’UE
nell’ambito del nuovo patto sulla migrazione e l’asilo che sarà proposto nei prossimi mesi, in particolare rafforzando la cooperazione con i Paesi terzi nella lotta contro il traffico di migranti.

“Le squadre investigative comuni e i partenariati operativi comuni istituiti dagli Stati membri dell’UE con Paesi terzi come il Niger e il Senegal hanno prodotto risultati importanti nella lotta contro le reti di trafficanti. Nei prossimi mesi saranno creati altri partenariati di questo tipo”, ha concluso Ylva Johansson.

Foto di skeeze da Pixabay