Sanità e prevenzione della corruzione: siglato l’accordo AGENAS-ANAC.

E’ stato sottoscritto il Protocollo di Intesa fra AGENAS e ANAC per la promozione di iniziative congiunte di prevenzione della corruzione nel settore sanitario, con l’obiettivo di contrastare fenomeni di mala amministrazione e rafforzare la cultura della trasparenza e della legalità nel settore sanitario.

Il Protocollo, della durata di 5 anni, mira a implementare buone pratiche nel contesto delle iniziative di progressiva digitalizzazione, semplificazione e reingegnerizzazione delle procedure nel settore sanitario, anche con riferimento agli interventi previsti dalla Missione 6, Componente 1, “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”.

“Sono davvero molto soddisfatto – dichiara il Presidente di AGENAS, Prof. Enrico Coscioni – della collaborazione sancita oggi tra l’Agenzia e l’Autorità Nazionale Anticorruzione. Si tratta di un’importante iniziativa, che permetterà la diffusione di buone pratiche per rafforzare la cultura della trasparenza e della legalità nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale con l’obiettivo, grazie anche agli ingenti investimenti previsti nel PNRR, di rendere le strutture più moderne e inclusive,
garantendo l’equità di accesso alle cure su tutto il territorio nazionale”.

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“Con questa Intesa – ha aggiunto il Presidente dell’ANAC, Dottor Giuseppe Busia – vogliamo garantire il corretto utilizzo degli ingenti investimenti pubblici che, con il PNNR, saranno destinati alla cura delle persone. La collaborazione con il ministero della Salute e con AGENAS è fondamentale per sviluppare, in ambito sanitario e presso tutti coloro che vi operano, una cultura della legalità che diventi strumento per offrire migliori prestazioni e servizi più qualificati ai cittadini. La trasparenza e l’integrità, infatti, costituiscono condizioni essenziali per la tutela del diritto alla salute. Questo protocollo rafforza la prevenzione e il contrasto della corruzione, un fenomeno che, quando si verifica nel settore sanitario, risulta essere particolarmente odioso e avere un costo ancora più alto perché ricade direttamente sulla salute e sulla vita dei cittadini”.

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