Reati societari: arrestati imprenditori e prestanome a Oristano.

In esecuzione di misure cautelari – personali e reali – disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Cagliari, sono stati tratti in arresto e condotti in carcere due imprenditori (rispettivamente di anni 73 e di anni 61) e un loro presunto prestanome (di anni 56). Un altro dei presunti prestanome, anch’esso destinatario della misura detentiva, è recentemente deceduto.

A finire sotto la lente della Guardia di Finanza è stata una società esercente l’attività di gestione di alberghi e ristoranti con sede legale in Villasimius (CA) e sede amministrativa a Sassari, facente capo ai predetti imprenditori, la cui posizione era emersa nel corso di altre attività investigative.

Dagli esiti della verifica fiscale sono emersi indizi di un sistematico omesso versamento delle imposte dovute all’Erario per un totale complessivo di oltre 3 milioni di euro e il presunto mancato ripianamento di mutui bancari per circa 2,8 milioni di euro (oltre ad ipotesi di debiti non onorati nei confronti di altri soggetti); inoltre, tale modus operandi sarebbe proseguito, con operatività in tutta l’Isola, almeno dall’anno 2008 mediante una galassia di società (complessivamente, circa trenta) che sarebbero riconducibili sempre agli stessi soggetti ovvero a loro prestanome e sarebbero state di volta in volta costituite, “svuotate” e destinate al fallimento.

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Il ruolo dei presunti “prestanome” sarebbe emerso anche in virtù di alcune scritture private rinvenute all’atto delle perquisizioni, nell’ambito delle quali gli interessati attestavano che le quote in loro possesso erano, effettivamente, di proprietà esclusiva dei suddetti imprenditori ai quali avrebbero dovuto essere intestate “a loro semplice richiesta, senza che nulla mi sia dovuto”. In qualche caso, il prestanome avrebbe avuto un ruolo esclusivamente “cartolare”. Tra i prestanome figurerebbero anche i due figli di uno degli imprenditori, anch’essi deferiti all’Autorità Giudiziaria.

Al termine delle indagini, per le anzidette condotte perpetrate nel tempo sono stati contestati agli interessati, in concorso tra loro, i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, la bancarotta semplice, il falso in bilancio con mancato pagamento delle imposte e la turbata libertà degli incanti, posto che avrebbero interferito, in varie occasioni, con il regolare svolgimento delle aste giudiziarie alle quali avrebbero indebitamente partecipato allo scopo di riacquisire beni in precedenza escussi nei loro confronti.

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Proprio in quest’ultimo contesto rientrerebbe la vicenda del “Teatro De Candia” di Ozieri, acquistato nell’anno 2001 mediante la stipula di un mutuo regionale di oltre mezzo milione di Euro successivamente non onorato, con conseguente procedura esecutiva e vendita all’asta del bene di cui, tuttavia, è risultato aggiudicatario sempre uno degli stessi imprenditori.

Tra le operazioni illecite, la costituzione di una società di assicurazioni che, pur riscuotendo i premi dai clienti avrebbe sistematicamente omesso di versarli alla Compagnia Assicurativa (c.d. “mandante), per un importo complessivo che supera il milione di Euro. Ancora, la stipula di un contratto di locazione di significativo importo con un importante player europeo nel settore turistico (comunque estraneo ai fatti) per la gestione di un villaggio vacanze e di un hotel in provincia di Cagliari attraverso una società appositamente costituita. Questa avrebbe, a sua volta, “ereditato” il bene per un importo irrisorio da altra azienda sempre agli stessi soggetti riconducibile, qualche giorno prima del fallimento di quest’ultima.

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È stato, altresì, disposto il sequestro preventivo di una serie di immobili tra i quali il “Teatro De Candia” di Ozieri, alcuni appartamenti ubicati a Cagliari e Villasimius, terreni e casolari ubicati a Pattada (SS), Elmas, Settimo San Pietro e Serdiana in provincia di Cagliari.