Poli europei di innovazione digitale: il MiSE seleziona 45 progetti.

Sono 45 i progetti nazionali selezionati dalla cabina di regia costituita tra Ministero dello Sviluppo economico, Ministero dell’Università e della ricerca e Ministero per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione, che parteciperanno alla gara ristretta promossa dalla Commissione europea per l’istituzione della rete degli EDIH (European Digital Innovation Hubs).

Il processo di selezione era stato avviato lo scorso mese di settembre, a seguito della firma di un Protocollo d’Intesa tra i Ministri Stefano Patuanelli, Gaetano Manfredi e Paola Pisano, con l’obiettivo di favorire il processo di trasformazione digitale del sistema produttivo e della pubblica amministrazione, in un’ottica di sviluppo e di crescita economica sia a livello nazionale che europeo.

Con la creazione di una rete europea di Poli di innovazione digitale si punta a rafforzare la sinergia tra il mondo della ricerca e quello delle imprese, dando un impulso al trasferimento tecnologico e alla digitalizzazione, specie del settore manifatturiero.

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In particolare, l’Italia avrà l’occasione di supportare la transizione digitale dell’industria attraverso un network composta da università, enti di ricerca e imprese da realizzare nell’ambito degli European Digital Innovation Hub.

Riguardo ai 45 progetti selezionati dal nostro Paese si sottolinea come la rete dei Poli di innovazione copre in maniera omogenea il territorio nazionale, con il 40% di proposte a valenza nazionale e circa il 60% con focus regionale, tali da interessare tutte le Regioni, compresa la Sardegna con il progetto SharD-Hub presentato dal capofila Sardegna Ricerche. Un primo step verso la successiva selezione da parte della Commissione europea dei “Digital Innovation Hub” che dovrebbero essere designati nel corso del 2021, come ricordato da Maria Serra, commissaria straordinaria di Sardegna Ricerche: “Ci rendiamo conto che questo è solo un primo passo, ma abbiamo fiducia che a Bruxelles il progetto possa superare con successo la fase finale della competizione. In tal modo la Sardegna potrà entrare nella strategia europea di innovazione tecnologica, con la possibilità di accedere a importanti fondi per la ricerca industriale a vantaggio delle imprese, delle università e degli enti di ricerca regionali”.

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Da un punto di vista tecnologico, in linea con il Programma Europa Digitale, l’insieme dei progetti inviati alla Commissione europea prevede l’adozione delle principali tecnologie emergenti , in particolare l’Intelligenza artificiale, il Calcolo ad alte prestazioni e la Cyber security, in differenti settori quali, oltre alla manifattura 4.0, la salute, le scienze della vita, l’agroalimentare, l’ aerospazio, l’industria creativa e le principali filiere del made in italy.