Metaverso, Isabella Adinolfi: “Rischio per la tutela dei consumatori?”.

Il Metaverso è da molti considerato il futuro di internet, non solo una realtà parallela fatta di spazi virtuali dove poter interagire, lavorare, “uscire” con altri utenti ma un universo capace di interagire con il mondo reale. Da qui la preoccupazione per i potenziali rischi per i cittadini e per la capacità degli Stati membri di perseguire nuove fattispecie di reato, collegate alla rivoluzione del mondo social lanciato da Mark Zuckenberg.

“Gli investimenti di colossi come Microsoft e Facebook (Meta) – ha dichiarato in una recente interrogazione l’eurodeputata del PPE, Isabella Adinolfi – devono farci riflettere sul potenziale di un settore nuovo e in rapida evoluzione che potrebbe a breve non solo far aumentare l’impatto economico della finanza decentralizzata con l’aumento delle criptovalute e degli NFT (non-fungible token) ma anche provocare significativi cambiamenti nelle vite di tutti i cittadini europei. I potenziali benefici di questa tecnologia – conclude – sono innumerevoli ma altrettanti sono i rischi ad essa legati, dal trattamento dei dati personali da parte delle compagnie, alle implicazioni di tipo socio-sanitario fino ad arrivare a distorsioni capaci di creare nuove fattispecie di reato”.

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Sull’interrogazione è intervenuto il commissario europeo Thierry Breton che, a nome della Commissione, ha confermato l’intenzione di non voler avviare in questa fase “uno studio specifico sul funzionamento del Metaverso. La Commissione, come emerso dall’intervento di Breton, non intende neppure proporre immediatamente misure politiche o normative
specifiche, dato, in particolare, che il quadro normativo vigente si applica anche al Metaverso: “La legge sui mercati digitali e la legge sui servizi digitali – chiosa Breton – in merito alle quali è stato recentemente raggiunto l’accordo politico, forniscono il quadro adeguato e gli strumenti necessari per affrontare le questioni relative al Metaverso. La legge sui mercati digitali, in particolare, fornirà strumenti per promuovere la contendibilità nel Metaverso, o in considerazione del fatto che i servizi pertinenti rientrano nell’ambito di applicazione di tale legge o attraverso le disposizioni che garantiscono la verifica futura della legge sui mercati digitali”.

Infine, secondo l’esponente della Commissione von der Leyen, il semplice fatto che i servizi digitali esistenti possano essere organizzati e forniti in modo diverso rispetto a quanto accade oggi non priva i cittadini e le imprese della protezione garantita dalla normativa vigente, anche nel settore della tutela dei consumatori.

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