Leggi anti LGBTQI+ in Uganda. Stato di diritto e finanziamenti UE.

Il Parlamento dell’Uganda negli ultimi tempi ha adottato una nuova legislazione che criminalizza l’attività sessuale consensuale tra adulti dello stesso sesso e, in generale, contro la comunità LGBTQI+ presente nel Paese. “La legislazione – spiega l’eurodeputato Tomas Tobé del Partito Popolare Europeo – propone nuove pene draconiane, tra cui la pena di morte per “omosessualità aggravata” e l’ergastolo per attività sessuale tra persone dello stesso sesso”.

Tradotto, una inequivocabile violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali alla quale deve seguire una forte risposta dell’Ue, specialmente in materia di supporto finanziario dello Stato africano.

“Pur avendo preso nota della dichiarazione del portavoce del Servizio europeo per l’azione esterna rilasciata il 22 marzo 2023 – prosegue Tobé – non è ancora chiaro quali azioni concrete l’UE intraprenderà se la legge entrerà in vigore”.

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Per l’Alto rappresentante dell’UE, Josep Borrell i Fontelles, intervenuto sulla questione sollevata dall’eurodeputato del PPE, “l’UE ha espresso la sua profonda preoccupazione per l’approvazione del disegno di legge da parte del Parlamento ugandese e sta monitorando da vicino il processo di promulgazione della nuova legge ugandese contro l’omosessualità. La
criminalizzazione dell’omosessualità è contraria ai principi di uguaglianza e non discriminazione sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti umani e della Carta africana dei diritti dell’uomo e dei Diritti Umani e dei Popoli”.

Purtroppo, diplomazia docet, l’Alto rappresentante non ha condiviso alcuna azione protesa verso il “congelamento” dei fondi erogati allo Stato africano in risposta all’introduzione della nuova legge del Parlamento dell’Uganda. Nessuna misura concreta, in altre parole, è prevista a stretto giro: “L’UE – conclude Borrell – continuerà a sfruttare tutte le opportunità di impegno con le autorità e la società civile ugandesi per garantire che tutti gli individui, a prescindere dal loro orientamento sessuale e dalla loro identità di genere, vengano trattati equamente”.

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foto European Union 2022 – Source : EP