Legge sui mercati digitali: il Consiglio approva le nuove norme.

Oggi il Consiglio dell’UE ha approvato in via definitiva le nuove norme previste dalla legge sui mercati digitali. Provvedimento, nelle ambizioni dell’UE, funzionale per assicurare condizioni di parità in campo digitale e rendere chiari diritti e responsabilità delle grandi piattaforme online, ovvero i nuovi gatekeeper.

Con l’adozione definitiva della legge sui mercati digitali, le grandi piattaforme online saranno finalmente responsabili delle loro azioni, secondo le convinzioni dei vertici europei. “L’UE – ha dichiarato Ivan Bartoš, vice primo ministro per la Digitalizzazione e ministro dello Sviluppo regionale – cambierà lo spazio online in tutto il mondo. Grazie alla legge sui mercati digitali garantiremo una concorrenza leale online, una maggiore convenienza per i consumatori e nuove opportunità per le piccole imprese”. Intenzioni lodevoli ma che non fanno il palio con le recenti call dell’UE dedicate agli operatori del settore dei media, perennemente inaccessibili per i “piccoli editori”.

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Nuove norme, proseguono dal Consiglio dell’UE, che prevedono per le grandi piattaforme online l’obbligo di dare agli utenti commerciali l’accesso ai loro dati presenti in rete; informare la Commissione europea sulle acquisizioni e fusioni da esse realizzate; garantire che le funzionalità di base dei servizi di messaggistica istantanea siano interoperabili. Le grandi piattaforme, inoltre, non potranno più classificare i propri prodotti o servizi in modo più favorevole rispetto a quelli di altri operatori del mercato; impedire agli sviluppatori di utilizzare piattaforme di pagamento di terzi per la vendita di applicazioni, riutilizzare, ai fini di un altro servizio, i dati personali raccolti nel corso di un servizio.

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Se un gatekeeper violerà le norme stabilite dalla legge sui mercati digitali, rischierà un’ammenda fino al 10% del suo fatturato totale a livello mondiale. In caso di recidiva, tale quota sarà elevata fino al 20% del proprio fatturato.

Adesso, dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, l’atto sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore tra sei mesi.

Foto di Karolina Grabowska da Pixabay