Fallisce lo ‘speed up’ della Giunta sul Piano casa.

Dopo aver incassato il via libera alla manovra anti Covid, ieri la Giunta ha proposto, attraverso la vice presidente Alessandra Zedda, di procedere con la procedura abbreviata prevista con l’articolo 101 del Regolamento consiliare, così da accelerare sull’approvazione del Piano casa.

Lo ‘speed up’ della Giunta, però, è stato bloccato dalle forze d’opposizione che hanno aspramente criticato le modalità adottate dall’Esecutivo Solinas, innanzitutto poichè la richiesta abbreviata, come da regolamento, può essere richiesta dal Presidente della Giunta o da un consigliere proponente. Dettaglio evocato anche dal consigliere Francesco Agus del gruppo dei Progressisti: “Un piano diabolico che ha fatto la fine di quelli architettati dalla Banda Bassotti nelle storie Disney: dopo venti minuti di bagarre in aula anche loro si sono accorti che il Regolamento assegna questa facoltà solo al Presidente della Regione, assente in aula, e non ad altri assessori. Mai vista tanta disonestà politica unita a tanta insipienza. Non deve stupire poi se queste qualità fanno della Sardegna un caso nazionale”.

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Un tentativo giudicato, oltre che diabolico, anche poco tempestivo dall’esponente dei Progressisti: “Ieri, con quattro mesi di ritardo, il Consiglio regionale ha approvato l’assestamento di bilancio. Questo è stato possibile solo grazie al senso di responsabilità delle opposizioni: abbiamo rinunciato all’ostruzionismo purché fossero escluse dal testo le ‘mancette’ e concentrate le risorse su imprese e ristoro dei danni alle vittime dell’alluvione. Pochi minuti dopo l’approvazione – ha aggiunto Agus – la Vicepresidente della Regione ha richiesto il voto della procedura abbreviata per il nuovo Piano Casa proposto dalla Giunta. Un blitz, in piena notte, utile a tagliare i tempi concessi all’opposizione per approvare quanto prima una legge dai contenuti incostituzionali e a tratti immorali: le costruzioni in agro e sulle coste, gli aumenti volumetrici in zone a rischio idrogeologico e l’abitabilità dei seminterrati. Ci vuole coraggio anche solo a pensarle, oggi, certe cose”.

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Giudizio negativo anche per i consiglieri del Partito Democratico che hanno definito il tentativo della maggioranza come “un’azione grave che evidenzia la volontà cinica del centrodestra di portare avanti rapidamente un provvedimento sul quale abbiamo già evidenziato la nostra contrarietà. Un provvedimento fortemente ambiguo che contrasta con le principali norme di tutela del territorio e stravolge le attuali norme urbanistiche”.

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