Diritto allo studio, Vilija Blinkevičiūtė: “Come cambiano le condizioni degli studenti europei dopo la Brexit?”.

In una recente interrogazione parlamentare l’eurodeputata Vilija Blinkevičiūtė del gruppo S&D, ha chiesto alla Commissione europea di riferire sui cambiamenti per gli studenti iscritti nelle università del Regno Unito dopo la Brexit e sul processo di validazione dei titoli conseguiti in UK nell’Unione europea.

“Il ritiro del Regno Unito dall’UE – ha ricordato l’eurodeputata lituana – ha avuto conseguenze di vasta portata. Una di queste riguarda la situazione degli studenti dell’UE che studiano nelle università del Regno Unito. Quali cambiamenti attendono questi studenti? Saranno in grado di continuare i loro studi alle stesse condizioni in vigore al loro ingresso nelle università del Regno Unito? I diplomi – conclude l’esponente del gruppo S&D – saranno soggetti a una procedura di riconoscimento per essere validi nell’UE?”.

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Oggi, dopo circa 3 mesi dalla formalizzazione della domanda della Blinkevičiūtė è intervenuta la Commissaria per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù Mariya Gabriel: “Il recesso dall’UE ha prodotto delle conseguenze per gli studenti interessati a studiare nelle università del Regno Unito. Se lo studente è un cittadino irlandese – ha confermato la Commissaria – non si verificherà alcun cambiamento, mentre per gli studenti dell’UE che sono arrivati ​​nel Regno Unito prima del 31 dicembre 2020, la situazione non cambierà purchè risultino iscritti all’EU Settlement Scheme. Per gli studenti dell’UE che sono arrivati ​​nel Regno Unito dopo il 1 gennaio 2021 e hanno iniziato il loro corso prima del 31 luglio 2021, il loro status di immigrazione cambierà ma non lo status relativo alla ‘home fee’ che resterà immutato. Se il corso inizierà, invece, dopo il 1° agosto 2021, l’università del Regno Unito sarà libera di fissare le proprie tasse per gli studenti dell’UE”.

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Per quanto attiene alla convalida nell’UE dei titoli conseguiti nel Regno Unito, la Commissaria ha spiegato che “la responsabilità principale per il riconoscimento accademico spetterà alle autorità nazionali e alle rispettive università. Gli obblighi del Regno Unito e degli Stati membri ai sensi della Convenzione di Lisbona si applicano indipendentemente dal recesso del Regno Unito dall’UE. Convenzione – ha concluso la Gabriel – che prevede il riconoscimento dei titoli di studio relativi all’istruzione superiore”.

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