COVID-19: sì al quinto vaccino Nuvaxovid di Novavax.

La Commissione europea ha rilasciato oggi l’autorizzazione all’immissione in commercio per il vaccino anti Covid-19 Nuvaxovid messo a punto da Novavax. Salgono così a 5 i vaccini anti-Covid-19 autorizzati nell’UE.

L’autorizzazione, avallata dagli Stati membri, fa seguito a una raccomandazione scientifica basata su una valutazione approfondita della sicurezza, dell’efficacia e della qualità del vaccino condotta dall’Agenzia europea per i medicinali (EMA).

Una notizia commentata dalla Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “In un momento in cui la variante Omicron si sta diffondendo rapidamente, sono particolarmente lieta dell’autorizzazione del vaccino di Novavax. Mi auguro che questa autorizzazione possa rappresentare un forte incoraggiamento per tutti coloro che non si sono ancora vaccinati o non hanno ancora ricevuto la dose di richiamo: è ora giunto il momento di farlo”.

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Autorizzazione che ha registrato anche l’intervento della Commissaria per la Salute, Stella Kyriakides: “Oggi aggiungiamo un quinto vaccino al nostro portafoglio di vaccini. Si tratta del nostro primo vaccino proteico e mostra risultati promettenti contro il virus. Offriamo ai nostri cittadini un altro vaccino sicuro ed efficace e rinnoviamo l’invito a vaccinarsi, vaccinarsi e vaccinarsi”.

Il 4 agosto 2021 la Commissione aveva firmato il contratto con Novavax. Grazie all’autorizzazione all’immissione in commercio, Novavax potrà fornire all’UE fino a 100 milioni di vaccini contro la COVID-19 a decorrere dal primo trimestre del 2022. Il contratto prevede che gli Stati membri possano acquistare ulteriori 100 milioni di dosi nel corso del 2022 e del 2023. Le prime dosi dovrebbero arrivare nei primi mesi del 2022 e per questo primo trimestre gli Stati membri hanno ordinato circa 27 milioni di dosi. Queste si aggiungeranno alla quantità totale di 2,4 miliardi di dosi del vaccino di BioNTech/Pfizer, 460 milioni di dosi del vaccino di Moderna, 400 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca e 400 milioni di dosi del vaccino di Janssen.

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Una volta rilasciata l’autorizzazione l’azienda dovrà fornire, entro un certo termine, ulteriori dati anche da studi nuovi o in corso, a conferma del fatto che i benefici restano superiori ai rischi. Le autorizzazioni condizionate sono previste nella legislazione dell’UE specificamente per le emergenze sanitarie pubbliche.

Una valutazione così rapida, spiegano dall’EMA, è stata possibile esclusivamente perché alcuni dati sono già stati analizzati dall’EMA nel contesto di una valutazione progressiva: “Grazie a tale valutazione progressiva e all’esame della domanda di autorizzazione condizionata, l’EMA è riuscita a trarre rapidamente conclusioni sulla sicurezza, sull’efficacia e sulla qualità del vaccino e ha raccomandato di rilasciare l’autorizzazione all’immissione in commercio condizionata in quanto i benefici del vaccino superano i rischi”.

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