Consiglio UE: ulteriori sanzioni per gravi violazioni dei diritti umani in tutto il mondo.

Il Consiglio dell’UE ha deciso oggi di imporre misure restrittive a undici persone e quattro entità responsabili di gravi violazioni e abusi dei diritti umani in vari paesi del mondo. Queste 15 designazioni, così come l’inserimento in elenco di quattro cittadini russi all’inizio del mese, rientrano nel primo pacchetto più ampio di inserimenti in elenco nell’ambito del regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani. Le sanzioni mostrano la forte determinazione dell’UE verso la difesa dei diritti umani e a intraprendere azioni concrete nei confronti dei responsabili di violazioni e abusi.

Le violazioni oggetto delle misure odierne comprendono le detenzioni arbitrarie su ampia scala subite, in particolare, dagli uiguri nello Xinjiang, Cina, la repressione nella Repubblica popolare democratica di Corea, le uccisioni extragiudiziali e le sparizioni forzate in Libia, le torture e la repressione a danno delle persone LGBTI e degli oppositori politici in Cecenia, Russia, nonché le torture e le uccisioni ed esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie in Sud Sudan ed Eritrea.

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Tra i nuovi inserimenti nell’elenco Min Aung Hlaing , ex comandante in capo delle forze armate del Myanmar, Zhu Hailun, ex segretario della commissione per gli affari politici e giuridici del Regione autonoma uigura dello Xinjiang, il nord coreano Jong Kyong-thaek, ministro della Sicurezza di Stato della Corea del Nord, Mohammed Khalifa Al-Kani, capo della milizia Kaniyat, che ha esercitato il controllo della città libica di Tarhuna tra il 2015 e giugno 2020 e, infine, Aiub Vakhaevich Kataev Capo del dipartimento del Ministero degli affari interni della Federazione Russia nella città di Argun (Repubblica cecena).

A norma del regime globale di sanzioni dell’UE in materia di diritti umani istituito il 7 dicembre 2020, alle persone e alle entità inserite nell’elenco si applica il congelamento dei beni nell’UE. Inoltre, le persone inserite in elenco sono soggette a un divieto di viaggio nell’UE. È fatto altresì divieto alle persone ed entità nell’UE di mettere fondi a disposizione, direttamente o indirettamente, delle persone ed entità inserite in elenco.

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foto European Union