Collegamenti con le isole minori: bandi deserti. Satta: “Disastro annunciato”.

Non hanno riscontrato successo gli ultimi bandi per il collegamento con le isole minori della Sardegna. La gara per i collegamenti da e per l’Asinara, giunta alla terza procedura consecutiva, non ha ricevuto alcuna offerta, così come è andata deserta la procedura per i collegamenti con La Maddalena e l’isola di San Pietro, le cui proposte dovevano essere presentate entro le ore 13 dello scorso 20 luglio.

Un disastro annunciato per il consigliere Gian Franco Satta, consigliere regionale dei Progressisti: “Non bastava la totale incapacità dimostrata dalla giunta sardoleghista nell’affrontare i temi della continuità territoriale con la penisola. Ora anche le isole minori subiscono l’inadeguatezza della giunta regionale. Per l’Asinara si va avanti da anni in regime di proroga o con affidamenti in urgenza, senza garantire adeguati livelli di efficienza. L’assessore – Todde – e il suo staff avrebbero dovuto ragionare con maggiore attenzione su questa possibilità, denunciata a più riprese dall’opposizione”.

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Una dichiarazione che fa riferimento alla richiesta prevista dal bando di una nuova tratta notturna i cui costi si aggirerebbero sui 2 milioni di euro l’anno (e quindi ulteriori 12 milioni di euro per la durata dell’affidamento), in assenza di risorse aggiuntive stanziate da parte della Regione.

“L’esito delle gare per i collegamenti con l’Asinara, La Maddalena e l’isola di San Pietro era tutt’altro che imprevedibile, soprattutto vista la scelta di accorpare in un unico bando corse diurne e notturne nei collegamenti da e per La Maddalena e Carloforte, addirittura con l’aggiunta di una nuova linea notturna da Portovesme. Stessa sorte avevamo previsto per la procedura per i collegamenti con l’Asinara”, prosegue Satta. “Non credo che l’analisi socio economica richiedesse particolari competenze tecniche, era del tutto evidente che un aumento dei costi senza adeguate coperture finanziarie avrebbe creato un disinteresse verso l’intera tratta da parte degli operatori, eppure questo aspetto è stato sottovalutato”.

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