Campagna elettorale e dintorni: “…Pandemia chi?”.

Domandina semplice semplice. Se le elezioni sono il momento in cui chi ha governato chiede il voto rivendicando la bontà del proprio operato, perchè la questione di politica interna più importante degli ultimi due anni è assente dalla campagna elettorale?

Parliamo dell’emergenza pandemica e delle sua gestione da parte del governo giallo rosso, prima, e di quello di unità nazionale poi. Dopo aver a lungo monopolizzato il dibattito pubblico, il covid19 pare essere scomparso dal radar della politica proprio ora che ci si accinge a dare voce agli elettori. Eppure ricordiamo tutti la prosopopea che ha accompagnato l’operato del governo italiano, auto nominatosi a suo tempo “stupor mundi” sanitario.

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Perchè quindi il centrosinistra non rivendica il fatto che l’Italia sia stato il primo Paese democratico a imporre un lockdown sul modello della Cina comunista? Perchè Conte non ascrive a se il merito di aver gestito efficacemente la pandemia con i suoi DPCM che nessuno, lui per primo, capiva ? Perchè Forza Italia non fa vanto della propria posizione radicalmente in favore del super green pass che impediva ai non vaccinati di accedere alle oasi naturalistiche e ai parchi archeologici (oltre che al posto di lavoro)?

Il dibattito generato dalla campagna elettorale sarebbe lo strumento naturale per tracciare il bilancio di quanto avvenuto negli ultimi due anni. La gestione dell’emergenza, tuttavia, se non ha arrestato la diffusione del covid, in compenso ha contribuito a spingere Meloni verso il 30%. Tacere, forse, appare ora la cosa più saggia.

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