Cagliari tra i comuni a più alta maturità digitale.

Cagliari si conferma tra i comuni capoluogo italiani più maturi dal punto di vista digitale. È quanto emerge dall’ Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo, realizzata fra aprile e maggio 2021 da FPA, società del gruppo Digital360, per Dedagroup Public Services, e presentata al FORUM PA 2021 nel corso del convegno “Italia digitale: il ruolo dei Comuni per una PA al servizio di cittadini e imprese”.

L’indagine analizza il grado di maturità digitale dei 110 comuni italiani capoluogo sulla base di tre dimensioni: Digital public services, il livello di disponibilità online di 20 tra i principali servizi al cittadino e alle imprese; Digital PA, l’integrazione dei Comuni con le principali piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l’informatica pubblica (SPID, CIE, PagoPA, ANPR); Digital Openness, la numerosità e l’interoperabilità degli open data e la comunicazione con i cittadini attraverso i canali social.

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Immaginando il percorso di digitalizzazione come una corsa di velocità, che anche alla luce della recente esperienza dettata dall’emergenza sanitaria si è capito che si deve e si può compiere, l’indagine individua tre classi di maturità digitale collocando i Comuni in tre momenti: “Blocchi di partenza”, “Stacco” e “Spinta”. 

Cagliari si posizione proprio nella fase di “Spinta” con un indice Ca.Re. pari a 54, riflesso delle significative performance dell’Indice Digital Public Services, pari a 67, dell’Indice Openness, pari a 47 e dell’Indice Digital PA, pari a 50, confermando così la propria capacità di mantenere alto il livello di performance e attenzione all’adozione di soluzioni digitali.

Risultati commentati dal primo cittadino di Cagliari, Paolo Truzzu: “I dati ci rendono molto orgogliosi e mostrano quanto la nostra amministrazione stia lavorando con forza verso la transizione digitale. In realtà, il percorso di Cagliari parte da molto lontano ed è legato alla storica e particolare inclinazione del territorio e degli imprenditori a sviluppare innovazione tecnologica. Vogliamo comunque migliorare e costruire servizi sempre più a misura del cittadino, ecco perché rafforzeremo investimenti e collaborazioni”.

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“Il 2020 passerà alla storia come l’anno della pandemia, ma anche come l’anno in cui abbiamo accelerato con forza verso una trasformazione tecnologica senza precedenti. I dati della ricerca Ca.Re lo confermano evidenziando come chi ha avuto più facilità e capacità di reazione alle condizioni estreme createsi sia stato chi ha potuto contare su progetti già avviati di digitalizzazione del back office, parte cruciale per l’erogazione ed efficienza dei servizi. Questo ci dice che il percorso per tutti parte proprio dalla digitalizzazione del sistema informativo con la conseguente revisione dei processi per poter attuare realmente quel cambiamento che vede l’uomo al centro in ogni minimo dettaglio del servizio pensato per il cittadino” ha commentato Fabio Meloni, Amministratore Delegato di Dedagroup Public Services.

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