Covid-19 e responsabilità cinesi, Borrell: “La Commissione ha tenuto contatti regolari con le autorità cinesi”
Lo scorso 5 febbraio Antonio Tajani, eurodeputato del Partito Popolare Europeo, aveva chiesto, attraverso un’interrogazione parlamentare indirizzata al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, di illustrare le iniziative intraprese dalla Commissione per la richiesta di accesso agli atti al Governo cinese, ai documenti e agli atti relativi al Coronavirus.
“Negli ultimi giorni – scriveva lo scorso 5 febbraio l’esponente del PPE – in tutta l’Ue, l’allarme sanitario è ai massimi livelli. Emergono gravissime responsabilità del governo cinese nella gestione del caso. Già a fine dicembre, infatti, medici dell’Università di Wuhan avevano riscontato casi di Coronavirus. Ma le autorità cinesi hanno proibito ai medici di rendere pubblica l’emergenza, con minacce di sanzioni legali. Questo ha causato un grave ritardo nell’attuazione di terapie mediche, nell’informazione e nella prevenzione, alimentando colpevolmente la diffusione del virus”.
Ieri è arrivata la risposta dell’Alto rappresentante Josep Borrell a nome della Commissione europea: “L’Unione europea ha tenuto contatti regolari con le autorità cinesi per quanto riguarda le rigorose misure di prevenzione e controllo adottate nel contesto della pandemia di Covid-19. Il 1° febbraio 2020 la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha discusso della pandemia di Covid-19 con il primo ministro cinese Li Keqiang in una chiamata telefonica. Il 10 febbraio 2020 Janez Lenarčič, commissario europeo per la Gestione delle crisi, ha
incontrato l’ambasciatore Zhang Ming, capo della missione cinese presso l’UE, per discutere di Covid-19.
“Analogamente – ha proseguito Borrell – Stella Kyriakides, commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, ha incontrato l’ambasciatore Zhang Ming per una riunione sulla Covid-19. Il 13 febbraio 2020 la direzione generale della Salute e della sicurezza alimentare ha tenuto una prima videoconferenza con esperti cinesi nell’ambito dell’istituzione di un gruppo di lavoro di esperti. Da allora si sono tenute riunioni periodiche per condividere le informazioni scientifiche, anche per quanto riguarda la preparazione e la prevenzione delle infezioni”.
Interlocuzioni internazionali che hanno coinvolto in prima persona lo stesso Josep Borrell, come confermato nell’intervento in risposta all’eurodeputato Tajani: “Il 15 febbraio 2020 l’Alto rappresentante/vicepresidente Josep Borrell ha avuto un incontro bilaterale con il ministro degli esteri cinese Wang Yi a margine della conferenza di Monaco sulla sicurezza, in cui si è discusso anche della pandemia di coronavirus. Inoltre il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha frequenti contatti con il Centro cinese per il controllo delle malattie per poter scambiare informazioni, anche sulle revisioni della definizione dei casi e sugli aggiornamenti epidemiologici. L’ECDC collabora inoltre con una vasta rete di centri per il controllo delle malattie che si estende a Stati Uniti, Canada, Israele, Africa, Caraibi e Thailandia. Tali riunioni offrono l’opportunità di comprendere meglio la situazione della Covid-19 in Cina”.
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