StartAct: prosegue l’esame della Pl 1239 sugli incentivi all’innovazione.

Ieri, la Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame in sede referente delle proposte di legge recante disposizioni per la promozione delle start-up e delle piccole e medie imprese innovative mediante agevolazioni fiscali, incentivi agli investimenti e all’occupazione e misure di semplificazione, ha audito in videoconferenza Alberto Dell’Acqua, direttore del Master in Corporate finance presso la Bocconi School of management, e Giancarlo Giudici, ordinario di Finanza aziendale presso il Politecnico di Milano.

Interventi – come l’audizione di Alberto Dell’Acqua – che hanno evidenziato, ferma la bontà della Pl 1239 proposta dal deputato Mattia Mor nel lontano 2018, la necessità di equiparare la deducibilità degli investimenti in start up, sia nella fase iniziale di costituzione che negli step successivi, l’opportunità di rimuovere i limiti previsti dall’articolo 2483 del Codice Civile che, di fatto, pone una barriera per l’emissione di stumenti finanziari convertibili e, ancora, la previsione di alcune agevolazioni fiscali per le Spac che investono in start-up innovative.

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Suggerimenti di buon senso che richiedono una importante modifica del Codice Civile e, in particolare, l’eliminazione dei vincoli per le Srl per i collocamenti diffusi di minibond, tali da consentire la presentazione di titoli di debito diffusamente sui portali di equity crowdfunding; l’introduzione della possibilità di dematerializzazione delle quote delle Srl, permettendo la cessione senza vincoli e registrazioni notarili delle quote di una Srl: la nullità delle clausole di cessione delle fatture commerciali e, infine, l’eliminazione del vincolo della registrazione notarile per la costituzione di Start-up innovative.

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