Sisma Turchia, infermieri italiani del 118 in prima linea.

Aumentano ora dopo ora le vittime del sisma che ha colpito la popolazione turca e siriana e il nostro Paese, sin dal primo istante, su indicazione dei Dipartimenti competenti, ha avviato le prime squadre di professionisti verso i territori colpiti dal terremoto.

Accanto ai vigili del fuoco, accanto ai soccorritori esperti nel ritrovare donne, bambini, anziani, sommersi dagli edifici crollati, ci sono loro, i medici e gli infermieri, dei nostri 118 e delle organizzazioni di volontariato.

A partire dalle prime tragiche ore successive alla calamità naturale, la Toscana e il Lazio sono state le prime Regioni a muoversi verso la Turchia.

“E’ già sbarcato ad Adana, alle 6 ora italiana – spiega Antonio De Palma, Presidente Nazionale del Nursing Up – il primo contingente dei vigili del fuoco inviato in soccorso alla popolazione colpita dal terremoto. Trasportato con un aereo C130 dell’Aeronautica Militare, partito nella tarda sera di lunedì da Pisa con scalo a Pratica di Mare, è composto da 50 vigili del fuoco dei team Usar di Toscana e Lazio. Il Gruppo conta di 11 operatori sanitari. Sarebbero ben 7 gli infermieri specializzati presenti sul posto pronti a fornire tutta la loro assistenza”.

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Ma non solo Toscana e Lazio,  si muove anche il Veneto. Personale sanitario specializzato in maxi emergenze del Suem della Regione Veneto, medici e infermieri, è pronto a partire verso le zone colpite dalla tragedia. Si tratta come sempre di operatori formati per supportare la squadra Usar dei vigili del fuoco, i tecnici del Corpo addestrati per la ricerca e il recupero delle persone sepolte dalle macerie, con il compito di fornire l’assistenza sanitaria alle vittime.