Finanziamenti Ue ad Hamas, Commissione: “Misure di salvaguardia rispettate”.

In seguito all’ultima crisi geopolitica in Israele, in Europa sono stati sollevati sospetti che i fondi dell’UE possano aver contribuito direttamente o indirettamente al finanziamento di Hamas, come suggerito dalla dichiarazione della stessa Commissione europea, espressasi a favore verso il riesame dei fondi Ue destinati a Gaza.

Sugli esiti del monitoraggio dei fondi l’eurodeputato Jordan Bardella del gruppo di Identità e Democrazia, ha chiesto alla Commissione Ue di confermare o meno l’invio di fondi a sostegno dell’organizzazione terroristica islamica Hamas.

Risultati di indagine, come ricordato dal commissario europeo Várhelyi, pubblicati lo scorso 21 novembre 2023: “Il riesame ha dimostrato l’efficacia dei controlli della Commissione e delle garanzie esistenti in vigore, notevolmente rafforzate negli ultimi anni. Finora non sono emerse violazioni degli obblighi contrattuali. Considerato tuttavia il contesto attuale, la Commissione ha individuato alcune misure supplementari di attenuazione per rafforzare l’applicazione delle misure di salvaguardia vigenti, quali l’inclusione di clausole contrattuali pertinenti contro l’incitamento all’odio e alla violenza in tutti i nuovi contratti, il controllo della loro rigorosa applicazione e l’ampliamento dell’ambito di applicazione del monitoraggio dei beneficiari, anche attraverso un controllo da parte di terzi, in linea con i suoi obblighi. Il riesame – prosegue – si è basato sull’articolo 74, paragrafo 2, del regolamento finanziario, che stabilisce gli obblighi dell’ordinatore incaricato di eseguire le entrate e le spese secondo il principio della sana gestione finanziaria, e che, tenendo conto dei rischi inerenti alle caratteristiche della gestione e alla natura delle azioni finanziate, pone in atto, tra l’altro, i necessari sistemi di controllo interno. Esso ha preso in esame il portafoglio di progetti aperti di cui beneficia la Palestina, principalmente attraverso lo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale, nonché l’assistenza dell’UE finanziata da altri strumenti, quali Erasmus+, Orizzonte Europa o programmi di cooperazione transfrontaliera e, ancora, linee di finanziamento tematico. Non ha riguardato l’assistenza umanitaria ai palestinesi, che nel 2023 è quadruplicata, arrivando a oltre 100 milioni di euro”.

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