Elezioni europee 2024: ambiente e crisi climatica non sono così importanti.

La campagna elettorale italiana per le elezioni europee tra i temi dimenticati registra l’ambiente e la crisi climatica: solo nell’8% delle dichiarazioni dei principali leader politici italiani, infatti, si fa almeno un accenno alla crisi climatica, ma quelle realmente dedicate al riscaldamento del pianeta sono appena il 4% e includono anche le dichiarazioni contrarie alle azioni per il clima. Se comprendiamo anche i temi ambientali non collegati alla crisi climatica, la percentuale di dichiarazioni arriva a poco meno dell’11%. È quanto emerge dal nuovo monitoraggio realizzato dall’Osservatorio di Pavia per conto di Greenpeace Italia sui temi ambientali nella campagna elettorale in corso.

Lo studio, condotto analizzando le dichiarazioni dei principali leader politici italiani* postate su Facebook, raccolte nelle edizioni serali dei telegiornali delle reti televisive e nei principali talk show politici e programmi televisivi di approfondimento nel periodo dal 1° al 14 maggio, non lascia quindi dubbi sull’importanza dedicata dalla politica al tema.

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Grandi assenti dal dibattito su clima e ambiente sono le due principali protagoniste della campagna elettorale, Schlein (7,8% delle dichiarazioni) e Meloni (appena il 3,4%). Salvini – chi lo avrebbe mai detto? – risulta il politico che più di tutti assume posizioni ambigue, resistenti o contrarie alle azioni per il clima, facendo leva su presunte ricadute industriali negative della transizione e sullo svantaggio competitivo rispetto ad altri Paesi.

“Ancora più critica la posizione del governo, che oscilla fra l’ignorare le questioni climatiche e l’aperta opposizione alle politiche ambientali europee – si legge nella nota di Greenpeace Italia -. Invece che fare il gioco delle grandi aziende del petrolio e del gas, il Governo italiano dovrebbe concentrarsi su ciò che veramente serve: investire subito sulla transizione ecologica, le fonti rinnovabili e il risparmio e l’efficienza energetica in tutti i settori”.

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*Bonelli, Calenda, Conte, Fratoianni, Magi, Meloni, Pichetto Fratin, Renzi, Salvini, Schlein e Tajani.

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