Confcommercio e Federalberghi: “Aeroporto di Cagliari, serve gara pubblica”.

“Altre voci, sempre più autorevoli, certificano che per cedere l’aeroporto di Cagliari serve una gara ad evidenza pubblica e che privatizzazione non vuol necessariamente dire maggior efficienza”. È quanto ha dichiarato Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, a margine del convegno “Collegati o sconnessi?” che si è svolto oggi a Cagliari e alla quale hanno partecipato i più importanti giuristi e amministrativisti italiani, nonché Pierluigi Di Palma, presidente dell’ENAC (Ente Nazionale Aviazione Civile).

“Pur se lo strumento individuato da alcuni per una eventuale realizzazione di un unico sistema aeroportuale sardo è neutro, è altrettanto vero che non si può con un atto di disposizione ordinaria trasferire il controllo o la titolarità della concessione aeroportuale. Certamente bisogna che ciò avvenga con una gara ad evidenza pubblica”, ha dichiarato Romano Vaccarella, giudice emerito della Corte costituzionale e ordinario di diritto processuale civile presso l’Università La Sapienza di Roma.

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I relatori della conferenza stampa

“Come abbiamo dichiarato ormai da anni – prosegue il presidente Alberto Bertolotti – Confcommercio non è contraria ad una rete di coordinamento degli aeroporti sardi per rafforzare l’offerta, l’immagine e la commercializzazione. È contraria a strani escamotage che regalino un bene pubblico essenziale a un privato in cambio di nulla. Ed è ciò che il convegno odierno ha ampiamente dimostrato, perché prima che valutazioni di opportunità, sono considerazioni di ordine giuridico a richiedere gare pubbliche, prezzi congrui, procedure cristalline e possibilità per la pubblica opinione di sapere cosa avviene”.

Fausto Mura, presidente di Federalberghi Sud Sardegna, ha concluso la tavola rotonda a cui hanno partecipato politici nazionali e regionali di centrodestra e di centrosinistra, nonché i maggiori esperti dell’Università di Cagliari: “L’aeroporto di Cagliari, che è l’unica porta del Sud Sardegna, e i suoi bilanci hanno dimostrato in tutti questi anni di poter tranquillamente moltiplicare i passeggeri e i ricavi in totale autonomia. Pretendiamo che ai sardi e a chi vuole venire in Sardegna, sia garantito il diritto costituzionale al movimento senza essere vittime delle decisioni di un padrone. È proprio vero quello che ha dichiarato oggi il presidente dell’ENAC Di Palma: «Per i sardi il diritto ai trasporti è un diritto alla libertà”.

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