Stato di diritto a Malta: il Parlamento europeo chiede giustizia e riforme.

Processare tutti le persone coinvolte nei casi portati alla luce da Daphne Caruana Galizia, assassinata il 16 ottobre 2017, e intensificare la lotta contro la frode e la corruzione. Questo è quanto ha chiesto il Parlamento europeo attraverso una risoluzione adottata stamane con 635 voti favorevoli, 46 contrari e 12 astensioni. Risoluzione che arriva proprio nel momento in cui si stanno sviluppando le indagini sul caso di Daphne Caruana Galizia, ‘ravvivate’ dopo la testimonianza dell’assassino Vincent Muscat. Omicidio per il quale l’eurocamera ha espresso profonda preoccupazione per il possibile coinvolgimento di ministri e politici maltesi in carica.

Parlamento europeo, foto Laurie Dieffembacq © European Union 2020 - Source : EP
Parlamento europeo, foto Laurie Dieffembacq © European Union 2020 – Source : EP

Gli eurodeputati, riconoscendo i progressi compiuti nell’indagine sull’omicidio e su altri casi correlati di corruzione e riciclaggio di denaro, “anche se con grande ritardo”, hanno chiesto che la ricerca vada oltre il capo dello staff del precedente primo ministro. Plauso, ancora, è stato espresso per l’avvio del progetto di riforma strutturale nello Stato maltese, dati i “profondi modelli di corruzione” identificati dalla Commissione nel suo rapporto 2020 sullo stato di diritto. Infine, i deputati hanno chiesto alla Commissione di proporre una legislazione anti-SLAPP (Strategic Lawsuit Against Public Participation), per proteggere i media indipendenti europei da cause vessatorie volte a metterli a tacere o intimidirli – un passo in avanti che i deputati chiedono dal 2018.

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