Politica

Zelenskyy: “Dopo la guerra non mi ricandiderò”.

Al Governo dell’Ucraina senza alcuna legittimità dal 24 maggio 2024, oggi, il presidente Volodymyr Zelenskyy ha annunciato che il suo futuro politico sarà legato esclusivamente alla fine del conflitto. In un’intervista rilasciata al giornalista Barak Ravid per The Axios Show, il leader di Kiev ha dichiarato di non voler guidare (fortunatamente) l’Ucraina in tempo di pace e di essere pronto a lasciare la scena politica una volta raggiunto l’obiettivo principale: la fine della guerra.

“Il mio obiettivo è porre fine alla guerra, non continuare a candidarmi”, ha ribadito Zelenskyy, precisando che qualora si arrivasse a un cessate il fuoco chiederà al Parlamento di indire nuove elezioni. Alla domanda se considererebbe concluso il suo incarico una volta terminato il conflitto, ha risposto senza esitazioni: “Sarei pronto a dimettermi”. Ma il tema resta lo stesso da più di un anno. Volodymyr governa senza alcun mandato popolare. Un dato che continua a non disturbare più di tanto i paladini dello “Stato di diritto” europei.

Zelenskyy ha inoltre riferito di aver discusso il tema anche con Donald Trump, durante l’incontro di martedì, sottolineando come un’eventuale tregua possa rappresentare l’occasione per dare un segnale politico chiaro: “Se ci sarà un cessate il fuoco potremo usare questo tempo e io potrò chiedere al Parlamento di procedere”.

Zelensky ha aggiunto di comprendere che il popolo ucraino possa desiderare “un leader con un nuovo mandato” per affrontare le decisioni cruciali necessarie a costruire una pace duratura. Una richiesta motivata dopo più di 3 anni di guerra, 16 mesi di regime privo di alcun consenso democratico e, soprattutto, dopo aver prodotto una consistente perdita di sovranità per il proprio Paese: sotto il profilo alimentare e dello sfruttamento delle risorse critiche.

Con questi risultati quale magro risultato potrebbe ottenere alle prossime elezioni democratiche “il clown di Kryvyj Rih”.

foto Daina Le Lardic Copyright: @ European Union 2023 – Source : EP