Sardegna

Vivere sani dopo i 50 anni allunga la vita: pressione e fumo i nemici principali.

Chi a 50 anni conduce uno stile di vita sano ha maggiori probabilità di vivere più a lungo e in buona salute. Lo conferma un importante studio pubblicato sul New England Journal of Medicine, condotto dal Global Cardiovascular Risk Consortium e presentato al congresso dell’American College of Cardiology. Tra i contributi scientifici anche quello dell’Italia, grazie ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) raccolti con il progetto CUORE.

L’indagine ha coinvolto oltre due milioni di persone in 39 Paesi distribuiti su 6 continenti, ed è considerata una delle più ampie mai realizzate sull’impatto dei principali fattori di rischio cardiovascolare sull’aspettativa di vita. I risultati parlano chiaro: pressione arteriosa alta e fumo sono i due fattori che, singolarmente, influenzano maggiormente la durata della vita senza malattie cardiovascolari.

Uomini e donne che a 50 anni non fumano, mantengono la pressione arteriosa e il colesterolo sotto controllo, non sono diabetici e hanno un peso nella norma vivono significativamente più a lungo rispetto ai coetanei con tutti e cinque i fattori di rischio.

Nel dettaglio, le donne prive di fattori di rischio a 50 anni sviluppano malattie cardiovascolari 13,3 anni più tardi e muoiono 14,5 anni dopo rispetto a chi presenta tutti i fattori. Per gli uomini, il guadagno è rispettivamente di 10,6 anni senza malattia e 11,8 anni di vita in più.

Il dato forse più incoraggiante è che anche chi introduce comportamenti salutari tra i 55 e i 60 anni ottiene benefici concreti. Tra tutti i fattori, il controllo della pressione arteriosa è quello che offre il maggiore vantaggio, seguito dalla cessazione del fumo.

Le donne che riescono a tenere sotto controllo la pressione vivono 2,4 anni in più senza malattie cardiovascolari, mentre gli uomini guadagnano 1,2 anni. Smettere di fumare a questa età comporta un guadagno di 1,7 anni per le donne e 1 anno per gli uomini.

Lo studio ha incluso anche i dati delle coorti italiane del Progetto CUORE dell’ISS, curati dai ricercatori Luigi Palmieri e Chiara Donfrancesco. Dai dati preliminari dell’ultima indagine “Italian Health Examination Survey 2023-2025”, emergono segnali preoccupanti: solo il 24% delle donne e il 10% degli uomini italiani tra i 35 e i 74 anni consuma una quantità di sale inferiore ai 5 grammi giornalieri, come raccomandato dalle linee guida internazionali.

Una dieta sana, povera di sale e ricca di frutta e verdura, unita all’attività fisica regolare e all’abolizione del fumo, rappresenta la strategia più efficace per prevenire le malattie cardiovascolari. E oggi abbiamo una certezza in più: non è mai troppo tardi per iniziare a prendersi cura della propria salute.

Foto di Lindsay Fox da Pixabay.com