Vincenzo Spadafora: “Valutare Istanbul per la finale di Champions League”.

Il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport , Vincenzo Spadafora, a seguito dell’offensiva turca ai danni del popolo curdo, ha inviato una lettera al Presidente dell’UEFA , Aleksander Ceferin, relativa all’opportunità di disputare la Finale di Champions League a Istanbul. Nella missiva il titolare del dicastero per lo Sport della Repubblica Italiana evidenzia che a seguito dei gravissimi atti contro la popolazione civile curda degli ultimi giorni, il Consiglio degli Affari esteri dell’Unione Europea è intervenuto ufficialmente, dichiarando che “L’Unione europea condanna l’azione militare della Turchia che mina seriamente la stabilità e la sicurezza di tutta la regione”.

Parole nette che interpretano il sentimento diffuso nell’opinione pubblica europea ed italiana, particolarmente scossa dalle notizie sulle violazioni dei diritti umani e dei crimini contro i civili. Non ultima la barbara uccisione di attivisti come Hevrin Khalaf.

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Il Ministro Spadafora ha ricordato al Presidente dell’UEFA che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite promuove da anni la “Giornata internazionale dello sport per lo sviluppo e la pace” ogni 6 aprile, riconoscendo allo sport un fondamentale valore sociale e culturale, chiedendo di valutare se sia o meno opportuno mantenere la finale della UEFA Champions League, in programma per il prossimo 30 maggio, ad Istanbul.

“Sappiamo bene – come riportato nella lettera del Ministro Spadafora – che la drammaticità di quanto sta avvenendo in Siria non si risolverà con questo atto, ma siamo tutti consapevoli dell’importanza politica, mediatica, economica e culturale che riveste uno degli appuntamenti sportivi più importanti a livello mondiale. Consapevole delle numerose implicazioni, e rispettando l’autonomia dell’organo da Lei presieduto, mi auguro che il calcio europeo nella sua massima espressione possa, per il suo tramite, prendere la scelta più coraggiosa e dimostrare, ancora una volta, che lo sport è uno strumento di pace”.

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