Via libera della Commissione Bilancio a due delibere di Giunta

La Commissione Bilancio del Consiglio regionale, all’unanimità, ha espresso parere favorevole alle delibere della Giunta 13/11 e 17/18 approvate rispettivamente il 17 marzo e il 1 aprile 2020 per contrastare l’emergenza Covid-19.

La prima individua misure urgenti a sostegno del sistema produttivo isolano con quattro linee di intervento,
prevedendo 50 milioni di euro del Fondo regionale di garanzia per le PMI gestito dalla Sfirs destinate a forme di garanzia diretta alle imprese del settore turistico e 25 agli altri settori produttivi. Ancora la sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti regionali, 20 milioni per forme di finanza innovativa, come lending, cambiali finanziarie, anticipo di fatture digitale, e 20 milioni di euro per l’erogazione di finanziamento a condizioni di mercato da parte della Regione tramite Sfirs.

La seconda delibera, invece, estende a tutti i finanziamenti in ammortamento concessi dalla Regione la sospensione dei pagamenti fino al 30 settembre 2020 anche per la quota interessi.

LEGGI ANCHE:  Medicina territoriale, Nieddu ai sindaci: "Servizio di medicina di base incompleto per la mancata assegnazione delle sedi fin dalle annualità 2014-2017".

Nei pareri, la Commissione ha invitato la Giunta a verificare la sovrapposizione con gli interventi statali. Su questo punto l’assessore Fasolino e il direttore dell’Unità di progetto per la Programmazione unitaria, Gianluca Cadeddu, hanno rassicurato la Commissione spiegando che le due delibere contengono una clausola che accoglie automaticamente tutti i miglioramenti previsti da norme statali e comunitarie.

Nel corso della seduta gli esponenti dell’opposizione Massimo Zedda (Progressisti) Eugenio Lai (Leu) Alessandro Solinas (M5S) e i consiglieri del Pd Cesare Moriconi e Giuseppe Meloni, hanno invitato l’assessore Fasolino a un maggior coinvolgimento del Consiglio regionale dichiarando la disponibilità della minoranza a fare la sua parte per provare a superare il momento drammatico che la Sardegna si trova ad affrontare. In particolare, le opposizioni hanno insistito sull’opportunità di prevedere un finanziamento a fondo perduto per le piccole e micro imprese della Sardegna nel prossimo provvedimento da 200 milioni di euro che la Giunta si appresta a presentare in Consiglio e su cui si concentra il confronto con la maggioranza.

LEGGI ANCHE:  Consiglio regionale. Il calendario della settimana.

Commissione regionaleI Consiglieri di opposizione hanno poi suggerito all’esecutivo una rapida e puntuale ricognizione sul bilancio regionale, in modo da recuperare le somme non impegnate (o che non potranno essere spese) e metterle a disposizioni per gli interventi rivolti al contrasto dell’emergenza Covid-19. L’assessore Fasolino ha molto apprezzato l’atteggiamento costruttivo delle opposizioni e si è detto d’accordo sulla necessità di una immediata verifica non solo sulle risorse regionali ma anche su quelle europee. Sulle misure a fondo perduto, Fasolino non ha chiuso del tutto le porte alla proposta della minoranza: «Aspettiamo di capire cosa deciderà il Governo. Una volta che il quadro finanziario delle misure a sostegno delle imprese sarà più chiaro allora potremo ragionare su cosa fare coinvolgendo anche altri soggetti come le Camere di Commercio che, in alcuni territori della Sardegna, hanno già pensato a interventi di questo tipo con un attenta analisi del fabbisogno – ha detto Fasolino – bisogna però essere chiari:è vero che le imprese hanno bisogno di un immediato ristoro per i danni economici subiti ma è ancora più importante pensare a come farle ripartire. Mi piacerebbe che questo Consiglio venisse ricordato come quello che meglio di tutti è riuscito a interpretare le esigenze del momento garantendo un futuro migliore al proprio tessuto economico».

LEGGI ANCHE:  Recovery fund, Fasolino e Cossa: "Il Governo coinvolga la Regione".

Dubbi su una misura a fondo perduto, invece, da parte del consigliere dei Riformatori Michele Cossa: «Bisogna capire qual è l’obiettivo che si vuole raggiungere. In questo momento la proposta e insostenibile. Se si volessero dare mille euro a ogni piccola o micro impresa servirebbero 80 milioni di euro. Se la cifra invece dovesse aggirarsi tra i 10 e i 15mila euro allora si andrebbe oltre il miliardo».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.