Vertice NATO all’Aia: atteso via libera per il nuovo obiettivo di spesa militare del 5% del PIL.
I leader dei 32 Paesi membri della NATO vanno all’Aia per un vertice lampo, destinato a essere uno dei più brevi degli ultimi 25 anni. Nonostante la durata ridotta, l’agenda si preannuncia densa e potenzialmente storica: tra i principali punti all’ordine del giorno, l’approvazione di un nuovo target per la spesa militare, che dovrebbe salire fino al 5% del Prodotto Interno Lordo nazionale da raggiungere entro il 2035.
Il cuore del vertice si concentrerà in un’unica sessione plenaria, prevista per il 25 giugno e della durata di circa tre ore e mezza. Con tempi così stretti, ogni capo di Stato o di governo avrà a disposizione appena sei minuti per il proprio intervento. Una manciata di secondi – va rimarcato – per dire sì al diktat del riarmo e sacrificare risorse per gli anni a venire a sostegno della competitività, inclusione e per la crescita delle nazioni.
Secondo quanto anticipato dal Segretario generale della NATO, Mark Rutte, durante la conferenza stampa pre-vertice, l’alleanza adotterà una nuova strategia d’investimento militare. Il piano prevede che il 3,5% del PIL venga destinato a spese militari dirette, mentre l’1,5% sarà impiegato per il rafforzamento di infrastrutture civili strategiche — dai porti alle reti di trasporto — ritenute fondamentali per la mobilità e la prontezza operativa dell’Alleanza.
Un altro tema centrale sarà il sostegno militare a Kiev, con nuove discussioni previste sugli invii di armamenti all’Ucraina. La NATO, insomma, alza il tiro e rilancia sul riarmo, mentre il dibattito interno sulle priorità economiche e sociali si fa sempre “meno acceso”.
foto NATO