Europa

Veicoli elettrici e sicurezza pubblica: dubbi sull’impatto del Green Deal sulle performance delle forze di polizia.

La transizione ecologica voluta dall’Unione Europea arriva anche nelle caserme. Ma c’è chi non ha mancato di sollevare preoccupazioni al Parlamento europeo. L’adozione di veicoli elettrici da parte delle forze di polizia potrebbe compromettere l’efficienza operativa e la sicurezza dei cittadini. È quanto denuncia l’eurodeputata Afroditi Latinopoulou (PfE).

Secondo la parlamentare, l’“ossessiva” attuazione del Green Deal avrebbe portato all’introduzione forzata del trasporto elettrico anche in settori critici come l’ordine pubblico, senza adeguate valutazioni d’impatto. In Germania, riferisce citando il sindacato di polizia DPolG, si registrano, per esempio, casi in cui le pattuglie sono costrette ad abbandonare interventi d’urgenza per mancanza di autonomia dei veicoli. Situazioni simili sarebbero state segnalate anche nel Regno Unito. Nonostante ciò, diversi Stati membri – tra cui Grecia, Paesi Bassi e Italia – stanno espandendo l’uso delle auto elettriche nei corpi di polizia, in assenza di un quadro europeo uniforme per valutarne i rischi operativi.

A rispondere per conto della Commissione europea è stato il commissario Magnus Brunner: “L’UE – si legge nella replica – non impone l’uso di veicoli elettrici nelle forze dell’ordine e non ha competenza diretta sulle dotazioni operative delle autorità nazionali. Spetta quindi agli Stati membri decidere in autonomia il tipo di veicoli da adottare per le proprie forze di polizia”.

Tuttavia, Brunner non ha mancato di ribadire che la transizione verde è un impegno vincolante, sancito dal Regolamento europeo sul clima e dagli obiettivi di riduzione delle emissioni (-55% entro il 2030 e neutralità climatica entro il 2050). Il regolamento sulle emissioni per auto e furgoni nuovi fissa standard progressivamente più stringenti, fino al divieto di veicoli con motore a combustione dal 2035.

La Commissione sottolinea inoltre che l’autonomia media dei veicoli elettrici ha raggiunto i 350 km nel 2022, e che le infrastrutture di ricarica sono in rapida espansione in tutta l’Unione.

Ma il caso sollevato da Latinopoulou apre un fronte delicato: la sfida non è solo ecologica, ma anche operativa, e il bilanciamento tra sostenibilità e sicurezza.