Vaccini COVID-19: Bruxelles difende le clausole di esonero da responsabilità per i produttori.
Le esenzioni da responsabilità negoziate nei contratti europei per i vaccini anti-COVID-19 tornano al centro del dibattito politico. In particolare, il punto I.12 del contratto con Pfizer e l’Ue evidenzia che i vaccini sarebbero stati somministrati “sotto la sola responsabilità degli Stati membri” e che questi si impegnavano ad assumersi integralmente la responsabilità civile e a indennizzare i produttori in caso di effetti collaterali imprevisti.
L’eurodeputato Gerald Hauser (PfE), intervenuto sulla questione, ha però sollevato interrogativi sulla mancanza di trasparenza durante le trattative e sulla logica che ha spinto Bruxelles ad accettare clausole tanto favorevoli per le case farmaceutiche, sollecitando la Commissione a fornire chiarimenti formali.
Nella sua risposta scritta, la Commissione ha difeso la gestione delle negoziazioni, sottolineando che i contratti sono stati conclusi in piena collaborazione e trasparenza con gli Stati membri, attraverso una Joint Negotiation Team che ha riferito costantemente al Vaccines Steering Board, co-presieduto dalla Commissione stessa. Bruxelles ha ribadito di aver tenuto informato il Parlamento europeo “in modo continuativo”, secondo le norme previste dai trattati.
Quanto alla valutazione rischio-beneficio dei vaccini a mRNA, la Commissione ha rimandato al giudizio dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA), che ha autorizzato i vaccini solo a seguito di “un’analisi approfondita delle evidenze cliniche disponibili”. Le versioni aggiornate dei vaccini – si legge nella nota – sono state approvate sulla base dei dati relativi alla risposta immunitaria e alla sicurezza. Tutti i prodotti restano comunque sottoposti al monitoraggio continuo del sistema europeo di farmacovigilanza.
Sull’aspetto più controverso, ossia l’assunzione del rischio legale da parte degli Stati membri, la Commissione non ha fatto marcia indietro: “In un contesto di emergenza sanitaria globale, l’introduzione anticipata dei vaccini è stata considerata essenziale per la salute pubblica. I governi nazionali hanno ritenuto necessario ridurre il rischio legale per incentivare la rapida disponibilità delle dosi”.
Tuttavia, Bruxelles ricorda che i cittadini che hanno subito effetti avversi possono comunque avanzare richiesta di risarcimento direttamente ai produttori, come previsto dal quadro normativo vigente.