USA-Iran, Vance: “Israele ci sta trascinando in guerra”. Una voce razionale alla Casa Bianca?
Mentre l’amministrazione Trump celebra con toni trionfalistici il massiccio attacco ai siti nucleari iraniani, c’è almeno una voce nell’entourage presidenziale che sembra mantenere un minimo di lucidità. È quella – stando alle indiscrezioni della Reuters – del vicepresidente J.D. Vance, che durante una telefonata con esponenti del governo israeliano avrebbe lanciato un chiaro avvertimento: “Gli Stati Uniti non dovrebbero essere direttamente coinvolti”.
“Israele ci sta trascinando in guerra con l’Iran”, avrebbe dichiarato Vance, in una delle rare uscite pubbliche di dissenso interno all’amministrazione.
Parole che suonano come una nota stonata — o forse salvifica — all’interno di una Casa Bianca sempre più schiacciata (in linea di continuità con quella adottata dai “sanguinari democratici” di Joe Biden) sulla linea del “prima bombardare, poi parlare di pace”. In un contesto in cui le logiche di escalation sembrano prevalere su ogni tentativo di moderazione, la sua presa di posizione apre almeno uno spiraglio di riflessione.
Non è ancora chiaro chi altro fosse presente alla chiamata, oltre al segretario alla Difesa Pete Hegseth. Ma una cosa è certa: mentre Trump e Netanyahu parlano di “forza” e di “storia che cambia”, c’è chi dentro l’amministrazione comincia a domandarsi se tutto questo non stia rapidamente scivolando verso un conflitto aperto e non voluto. E quel “qualcuno”, almeno per ora, sembra avere un barlume di sale in zucca.
foto Official White House di Emily Higgins