Europa

Ue, il Consiglio adotta nuove regole per l’attuazione della tassa minima sulle imprese.

Il Consiglio dell’Unione europea ha adottato oggi una nuova direttiva (DAC9) che estende la cooperazione tra le autorità fiscali degli Stati membri e migliora lo scambio di informazioni in materia di tassazione effettiva minima per le imprese.

L’obiettivo principale della direttiva è mettere in pratica le disposizioni operative del secondo pilastro della riforma fiscale internazionale, approvata a livello Ue per dare attuazione all’accordo globale G20/OECD sulla tassazione delle multinazionali. L’intesa internazionale mira a porre fine alla corsa al ribasso delle aliquote fiscali societarie, contrastare l’erosione delle basi imponibili e assicurare che i grandi gruppi multinazionali paghino almeno l’aliquota minima concordata del 15%.

La DAC9 aggiorna la direttiva europea sulla cooperazione amministrativa in ambito fiscale (DAC), rafforzando le regole sulla trasparenza fiscale e introducendo semplificazioni per i grandi gruppi. Tra le novità principali, la possibilità di un’unica dichiarazione fiscale integrativa a livello centrale (Top-up Tax Information Return – TTIR), che sostituisce la rendicontazione separata da parte di ciascuna società del gruppo.

La dichiarazione, standardizzata a livello Ue, sarà allineata al modello sviluppato dal quadro inclusivo OCSE/G20 sul contrasto all’erosione della base imponibile (BEPS). La direttiva amplia inoltre lo scambio automatico di informazioni tra i paesi membri, includendo i dati contenuti nelle TTIR.

La direttiva entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Gli Stati membri avranno tempo fino al 31 dicembre 2025 per adottare le normative nazionali necessarie per recepire la DAC9. Il primo obbligo di rendicontazione TTIR scatterà il 30 giugno 2026.