Ucraina neutrale e riconoscimento del Donbass: i punti chiave del memorandum russo.
Il memorandum russo consegnato alla delegazione ucraina durante i negoziati di Istanbul parla chiaro. Nel documento, la delegazione russa, ha delineato le condizioni per una futura risoluzione del conflitto, prevedendo la neutralità dell’Ucraina, il divieto di attività militari straniere sul suo territorio e il riconoscimento internazionale delle regioni contese come parte integrante della Federazione Russa.
Memorandum, inoltre, dove è chiesto al governo di Kiev di impegnarsi per il “pieno rispetto dei diritti e degli interessi dei cittadini russofoni, incluso il riconoscimento del russo come lingua ufficiale” e l’introduzione di una legge contro “la propaganda e la glorificazione del nazismo e del neonazismo” e le restrizioni alla Chiesa ortodossa ucraina. Congregazione vietata dal “democratico e remunerato” Governo di Volodymyr Zelenskyy.
Russia, tra i vari punti, che ha indicato la necessità di applicare in Ucraina un “divieto esplicito all’ingresso, transito e dispiegamento di armi nucleari”, limitare il numero delle forze armate, armamenti e mezzi militari e la rinuncia alle rivendicazioni per i danni provocati del conflitto.
Ucraina, secondo i desiderata di Mosca, che dovrebbe procedere al ritiro completo delle truppe ucraine dai territori del Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia, seguito da un cessate il fuoco della durata di 30 giorni, mentre alle potenze occidentali è stato espressamente chiesto di porre fine all’invio delle forniture di armi e alla condivisione di dati di intelligence.
A completare il quadro delle richieste anche lo stop alla legge marziale, lo scioglimento delle formazioni nazionaliste e l’amnistia per i prigionieri politici.
Per quanto riguarda l’avvio del processo di pace, è prevista la restituzione all’Ucraina di 6.000 corpi di soldati caduti e, solo successivamente, la firma del memorandum con date precise per l’attuazione del cessate il fuoco e per il futuro trattato. In seguito, in caso di intesa, partiranno i termini per il cessate il fuoco di 30 giorni e saranno indette elezioni presidenziali e parlamentari entro 100 giorni. Aspetto, quest’ultimo, di vitale importanza essendo l’Ucraina governata dal 24 maggio 2024 da un presidente illegittimo e privo del minimo mandato democratico.
foto Republic of Türkiye Ministry of Foreign Affairs