Europa

Tunisia, maxi-condanna contro oppositori e giornalisti ma i fondi dell’UE continuano ad arrivare.

L’ennesima stretta autoritaria in Tunisia accende i riflettori sulla tenuta democratica del Paese nordafricano e sui delicati equilibri (ma non troppo) nei rapporti con l’Unione Europea. Sempre più da considerarsi come un ATM per i Paesi terzi scarsamente rispettosi dello Stato di diritto. Il 19 aprile scorso, un tribunale tunisino, per esempio, ha condannato ben 40 persone, tra cui giornalisti, politici d’opposizione e critici del regime, a pene detentive durissime: da 13 fino a 66 anni di carcere, con l’accusa di “cospirazione contro la sicurezza interna ed esterna dello Stato”.

La sentenza ha suscitato una dura reazione da parte della società civile tunisina e di numerosi esperti giuridici, che parlano apertamente di processo politico e accuse costruite ad arte per eliminare dissenso e opposizione. La vicenda è arrivata anche al Parlamento Europeo, con l’eurodeputata Tineke Strik (Verdi/ALE) che ha presentato un’interrogazione alla Commissione chiedendo conto dei rapporti con le autorità tunisine, in particolare alla luce dei fondi europei destinati al Ministero della Giustizia del Paese.

La risposta della Commissione, firmata dal Commissario Kaja Kallas, come sempre, è stata risibile: “Bruxelles, pur ribadendo il rispetto dell’indipendenza del sistema giudiziario tunisino esprime preoccupazione per le pesanti condanne inflitte. Tali preoccupazioni – fa sapere l’Esecutivo europeo – sono state già trasmesse alle autorità tunisine attraverso canali bilaterali”.

Nonostante la stretta repressiva, Bruxelles ha difeso la Tunisa, rimarcandone i passi fatti verso i valori democratici. Ma mentre l’UE si limita a “notare con preoccupazione”, in Tunisia le condanne si abbattono come una scure su chi osa dissentire. E l’indipendenza della magistratura, in un contesto sempre più autoritario, rischia di restare una formula vuota, buona solo per i comunicati ufficiali e per le miliardate europee destinate “a mantenere buoni i rapporti” e chissà per cos’altro…

foto Dominique Hommel Copyright: © European Union 2017 – Source : EP